Al cimitero arrivano parenti, onoranze funebri e sacerdote, ma il loculo nel quale tumulare le ceneri del defunto non è ancora stato preparato. E lo stesso avviene a distanza di mezz’ora, in un altro camposanto del paese.
Quanto accaduto nei giorni scorsi a La Valletta Brianza, nei campisanti di Rovagnate e Perego, e raccontato in esclusiva dal Giornale di Merate di questa settimana, ha dell’incredibile e accende nuovamente i riflettori sull’inefficienza dei servizi cimiteriali del Comune. Non tanto degli uffici, che più che gestire al meglio l’emergenza non hanno potuto fare, quanto dell’azienda appaltatrice, che comunque ha vinto un bando indetto grazie a criteri frutto di scelte politiche evidentemente orientate al risparmio economico più che alla qualità.
Parenti al cimitero per il funerale, ma i loculi non sono ancora pronti
A raccontare i due episodi a dir poco imbarazzanti, accaduti mercoledì 19 novembre e che indirettamente hanno danneggiato il lavoro e l’immagine della sua attività, è Celestino Crippa, titolare dell’agenzia di onoranze funebri con sedi a Barzanò, Casatenovo, Missaglia, Besana e Bellagio.
«Avevamo programmato le tumulazioni delle ceneri di due persone defunte a distanza di mezz’ora: la prima alle 11.15 al cimitero di Rovagnate, la seconda alle 11.45 in quello di Perego. Ci presentiamo come sempre con un po’ d’anticipo insieme al sacerdote quando a un certo punto i parenti ci fanno notare che il loculo in cui avremmo dovuto posizionare l’urna era ancora chiuso. Ho chiamato subito l’ufficio comunale, l’impiegata era incredula e ha provato a contattare il personale dell’impresa, che si trovava a Rho».
Dunque a parecchia distanza. «Ci hanno chiesto di aspettare, ma ovviamente né i presenti al primo funerale né quelli che ci sarebbero andati a Perego per la cerimonia successiva erano disposti a farlo».

Come risolvere il problema? A Crippa non è rimasto altro da fare che chiedere a un suo dipendente di aprire il loculo. «So che non è compito nostro, ma se l’impresa si è dimenticata di farlo cosa possiamo fare? I parenti del defunto mi hanno detto che in caso di eventuali questioni legali testimonierebbero per me, che semplicemente ho deciso di agire secondo buon senso, risolvendo una questione a dir poco imbarazzante».
Lo stesso è stato fatto al cimitero Perego. «Il marito della donna defunta si è addirittura offerto di aiutarci» ha raccontato Crippa scuotendo la testa per un servizio, quello dell’impresa che ha l’appalto dei tre cimiteri di La Valletta Brianza, che è a dir poco deficitario.
«Un altro problema si è verificato per un’estumulazione: i dipendenti dell’azienda hanno chiesto a noi di prestargli gli attrezzi perché ne erano sprovvisti…». Si tratta della stessa impresa della quale abbiamo scritto meno di un mese fa, quando i resti maleodoranti di alcune estumulazioni erano stati abbandonati in un angolo per diversi giorni. «Abbiamo risolto il contratto con loro, a gennaio 2026 subentrerà una nuova società» aveva assicurato in quell’occasione il sindaco Marco Panzeri.
La speranza da parte dei cittadini, ma anche degli operatori delle onoranze funebri, è che il servizio possa essere migliore.
«Anche perché peggio di così è impossibile – ha concluso Celestino Crippa – Stiamo parlando dei cimiteri, luoghi sacri e cari a molte persone. Ogni singolo gesto merita rispetto, non ci si può comportare in questo modo. Capisco le ristrettezze economiche, ma anche i Comuni dovrebbero prestare maggiore attenzione quando predispongono i bandi per i servizi cimiteriali».