Parco e Berlusconi, la riflessione di Procopio: "Meno ideologia e più gratitudine"
L'ex vicesindaco di Merate commenta con toni critici la scelta dell'Amministrazione comunale di Mattia Salvioni, che ha scatenato un polverone che ha varcato i confini della Brianza
La mancata intitolazione del parco di via Allende a Merate, donato alla città da Silvio Berlusconi, alla memoria della madre, ha scatenato un polverone sulla Giunta di Mattia Salvioni.
Le due minoranze ieri, venerdì 27 dicembre 2024, hanno diffuso un intervento congiunto criticando aspramente la scelta. Lo stesso ha fatto il segretario provinciale di Forza Italia Roberto Gagliardi e questa mattina anche Giuseppe Procopio, vicesindaco della passata Amministrazione comunale e "facilitatore" dei rapporti con Berlusconi anche nell'ambito della donazione del Parco.
Parco Allende e Berlusconi, l'intervento di Procopio
Questa la riflessione che Procopio ha affidato ai suoi canali social.
Oggi voglio esprimere una riflessione che riguarda una decisione dell'amministrazione comunale di Merate, che trovo molto discutibile e anche molto ideologica.
L'intitolazione di un luogo alle "21 Madri Costituenti" è certamente un atto di grande valore simbolico, che rende omaggio a figure fondamentali della nostra storia repubblicana che non contesto nel merito ma nel luogo.
Tuttavia, mi sembra che dietro questa scelta di intitolare il “Parco Berlusconi” alle Madri Costituenti si nasconda un messaggio che va oltre il riconoscimento delle Madri: è un atto che, in modo indiretto, cancella la memoria storica di chi ha realmente contribuito a trasformare quella zona di Merate in uno degli angoli più belli e vivibili della città.
Il parco in questione non è stato solo creato, ma è stato abbellito e valorizzato grazie all’impegno e agli investimenti (400.000 euro) di chi ha avuto la visione di ridare vita a quell’area.
E chi, se non l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha avuto un ruolo determinante in questo processo?
Mi chiedo: perché non celebrare questa area, simbolo di rinascita e di sviluppo, con un atto che riconosca chi ha reso possibile tutto ciò? E non mi riferisco alla politica, ma al valore di un'opera che ha davvero dato nuova vita a quell’area di Merate.
E inoltre mi chiedo per non ignorare l’importanza delle 21 Madri Costituenti, forse non sarebbe stato più opportuno riservare loro un luogo istituzionale, come una scuola o un edificio pubblico, o la sala consiliare, piuttosto che un parco creato recentemente da un ex Presidente del Consiglio?
Merate come abbiamo visto in questi mesi forse ha bisogno di meno ideologia nelle scelte e di più riconoscimenti a chi contribuisce a valorizzare il nostro territorio, non solo a chi ha contribuito a scrivere la storia, per quanto fondamentale e imprescindibile.
Un atto di gratitudine verso chi ha reso possibile questa riqualificazione non sarebbe stato solo doveroso, ma anche un segnale di rispetto per il valore concreto dell’impegno. Invece, prevale una logica politica che ignora il contributo reale per il bene della città.
Scelte come questa mostrano quanto come a Sinistra ci sia da fare ancora molto per superare le divisioni ideologiche in favore di un dialogo più costruttivo.
Noi continueremo a chiamarlo Parco Berlusconi.