Parco del Curone: Palella si fa portavoce della preoccupazione dei montevecchini
La capogruppo di minoranza: «I cittadini sono preoccupati e in tanti mi hanno fermato in questi giorni per chiedermi maggiori informazioni e rassicurazioni sul futuro del Parco»
«I cittadini sono preoccupati e in tanti mi hanno fermato in questi giorni per chiedermi maggiori informazioni e rassicurazioni sul futuro del Parco».
Tra le varie realtà politiche del territorio che sono intervenute per esprimere la propria perplessità (tra queste ad esempio la minoranza «Un Passo Avanti Insieme» di Cernusco e anche l’associazione Progetto Osnago) c’è anche l’opposizione di Montevecchia, Comune che ospita la sede del Parco e il cui intero territorio ne fa parte.
Parco del Curone: la capogruppo di minoranza Palella ha raccolto la preoccupazione dei montevecchini
«Quella dell’elezione del nuovo presidente è una brutta faccenda - ha esordito la capogruppo di “Montevecchia Sempre Insieme” Carmela Palella , parlando sia a titolo personale che a nome del gruppo - Il candidato attuale (Giovanni Zardoni, ndr) è divisivo, mentre il suo predecessore Marco Molgora ai tempi era stato eletto in maniera condivisa. Questo non va bene in nome della rappresentanza della maggioranza degli Enti».
Palella si chiede inoltre come mai la decisione da parte della Comunità del Parco di non confermare l’uscente Molgora. «In cinque anni ha lavorato bene e portato a termine diversi interventi, sempre nel rispetto rigoroso delle regole. Cosa non è andato bene, cosa non ha funzionato? Se alcune cose non sono state fatte perché non si poteva per le leggi regionali che regolano la gestione del Parco, come si può pensare che un altro presidente possa prevaricarle in futuro?».
Palella: "Il Parco va rispettato"
I timori che Carmela Palella ha raccolto in questi giorni riguardano anche il rischio che Montevecchia veda aumentare i flussi di traffico a causa dei progetti che mirano a sviluppare ulteriormente le attività ricettive nella Valle del Curone, a cui si aggiunge lo spauracchio del parco avventura. «Gli addetti ai lavori sanno che questo tipo di realtà non è consentita, ma magari i cittadini no e chiaramente sono preoccupati. Non è che nel Parco non si possa fare nulla, penso agli aperitivi in vigna che sono stati organizzati nel rispetto delle regole, ma di sicuro non si può fare qualsiasi cosa come si crede sostenendo un determinato candidato».
Infine, Palella conclude con un endorsement alla nuova proposta Giulio Facchi: «Spero che la sua candidatura venga presa in considerazione, è molto preparato e credo che potrebbe unire maggiormente i sindaci».