REGIONE LOMBARDIA

Parchi del Curone e del Monte Barro: via libera all'ampliamento

Nello specifico le nuove norme riguardano l’ampliamento dei confini del Parco del Monte Barro nei Comuni di Garlate e Valmadrera e del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone nei Comuni di Airuno, Merate, Olgiate Molgora e Valgreghentino. Relativamente al solo Parco di Montevecchia, vengono inoltre coinvolti Merate e Missaglia.

Parchi del Curone e del Monte Barro: via libera all'ampliamento
Pubblicato:
Aggiornato:

Il parlamento lombardo ha approvato all’unanimità l’ampliamento dei confini del Parco regionale del Monte Barro e del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, in provincia di Lecco. Con l’attuazione del provvedimento, la superficie del Parco regionale del Monte Barro aumenterà del 14,45%, conquistando circa 93 ettari in più, mentre quello di Montevecchia conterà su ulteriori 837,33 ettari (28,14% in più rispetto alle attuali dimensioni). La superficie complessiva di due Parchi, comprensivi dell’incremento, diventerà rispettivamente di 737,76 ettari per il primo e 3.808,80 ettari per il secondo.

Parchi del Curone e del Monte Barro: via libera all'ampliamento

La legge, giunta in Aula consiliare dopo l’approvazione unanime in Commissione Territorio, rappresenta un provvedimento significativo per il patrimonio naturalistico lombardo e risponde all’obiettivo di Regione Lombardia di innalzare la percentuale di superficie tutelata. I parchi, è stato sottolineato durante il dibattito, sono una risorsa fondamentale e, se adeguatamente valorizzati, possono generare occupazione e costituire opportunità di contrasto allo spopolamento delle aree interne.Nello specifico le nuove norme riguardano l’ampliamento dei confini del Parco del Monte Barro nei Comuni di Garlate e Valmadrera e del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone nei Comuni di Airuno, Merate, Olgiate Molgora e Valgreghentino. Relativamente al solo Parco di Montevecchia, vengono inoltre coinvolti Merate e Missaglia.

Le dichiarazioni del consigliere Fragomeli

Dopo le dichiarazioni di voto del consigliere di Fratelli D'Italia, Giacomo Zamperini, anche Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd è intervenuto sul tema: "Obiettivi come questi dovrebbero avere tempi più brevi perché 6 anni sono davvero troppi. Ma soprattutto, con un numero di ettari così importante non è pensabile che in delibera non ci sia un euro in più per la gestione dei parchi. Regione non può ritenere che sia a costo zero, è necessario un impegno dell’assessore in questo senso. Maggiori risorse servono a proteggere, tutelare e preservare un’area così bella del patrimonio lombardo e devono andare a chi gestisce con tanta professionalità il nostro territorio”.

Il consigliere dem ha ricordato come “l’aspetto importante di questo ampliamento è che il Parco del Monte Barro, contenuto nelle dimensioni, a cavallo tra montagna e laghi, si amplia del 15%, mentre quello della Valle del Curone del 28,14, quindi addirittura di un terzo in più. Inoltre, si stanno sempre di più congiungendo nell’asse nord-sud due aree protette dei nostri bellissimi territori su cui insistono colline, prime montagne, laghi e piccole valli a ridosso di Lecco. Quindi si sta allargando un’area fondamentale dal punto di vista qualitativo e della specificità, con ambienti caratteristici e monumenti ambientali”.

Non solo: “L’ampliamento consente anche a due nuovi comuni, Airuno e Valgreghentino, di rientrare nel parco del Curone, e questo permetterà di inserire anche il lago di Sartirana, fino a oggi gestito dal Comune di Merate, in un’area ben specifica. Non è solo una questione di riconoscimento: oggi due parchi dialogano, si sfiorano lungo un asse che guarda sul lago, sull’Adda lecchese, in un progetto di tutela ambientale che si allarga su uno dei luoghi più belli della regione”, ha concluso Fragomeli.

Seguici sui nostri canali