Dalla parte dei nonni

Over 65 e incidenti stradali: anziani categoria a rischio, prevenzione fondamentale

Il tasso specifico di mortalità più elevato sulle nostre strade è nella classe di età 85-89 anni

Over 65 e incidenti stradali: anziani categoria a rischio, prevenzione fondamentale
Pubblicato:

Il rapporto sugli incidenti stradali diramato da Aci e Istat nell’estate del 2022, relativo agli incidenti stradali verificatisi nel 2021, parla chiaro: il tasso specifico di mortalità più elevato sulle nostre strade è nella classe di età 85-89 anni (90,1 vittime ogni milione di abitanti). Un dato che deve stimolare un ragionamento sulle cause alla base dei sinistri. 

E' dedicata a questo tema la settimanale puntata di  "Dalla parte dei nonni" l'iniziativa del Giornale di Merate e dei  Carabinieri  del Comando Provinciale di  Lecco che hanno preparato  apposta per i nostri lettori utili suggerimenti  in ottica di prevenzione dei reati commessi ai danni degli anziani . Un ringraziamento speciale a Lario Dental che ci affianca in questa importante iniziativa di sensibilizzazione.

Dopo l'approfondimento  legato ai reati informatici ,  quello su come comportarsi in casa quando bussano degli sconosciuti , quello sui raggiri ai danni degli anziani  quello sul tema della  ludopatia,  quello della violenza sugli anziani    quello delle trappole sul web  quello dell'’identikit del perfetto truffatore in quest'ultima puntata affrontiamo il problema dei pericolo della strada.

Over 65 e incidenti stradali: anziani categoria a rischio, prevenzione fondamentale

Secondo l’Istat, dietro agli incidenti che coinvolgono gli over 65 ci sono i problemi di salute, la riduzione delle capacità visive (soprattutto dopo il tramonto) e uditive, la scarsa conoscenza delle norme e dei dispositivi di sicurezza e la difficoltà di adattamento alle nuove condizioni di traffico e di mobilità. 

Altre cause, riportate invece da un rapporto di Regione Lombardia sui sinistri tra gli over 65 nel 2015, risiedono nella riduzione dei tempi di reazione, in una facoltà intellettiva indebolita rispetto agli individui più giovani, in un minor coordinamento dei movimenti. Talvolta incide anche l’assunzione di farmaci che, in questa fascia di età, è in media, maggiore rispetto a quelle inferiori. Per prevenire e ridurre il rischio di incidenti tra gli over 65 al volante - sempre più numerosi perché l’Italia è una nazione che invecchia a gran velocità - è necessario promuovere una cultura della sicurezza stradale che tenga conto delle esigenze e delle fragilità che li caratterizzano. 

Alcune possibili misure sono: l’aggiornamento periodico delle competenze di guida, il controllo medico regolare delle condizioni fisiche e psichiche, l’utilizzo di mezzi adeguati e assistiti, la scelta di percorsi e orari meno affollati e stressanti, il rispetto dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza. Inoltre, sarebbe importante favorire l’uso di mezzi alternativi alla guida, come i trasporti pubblici, il car-sharing o le biciclette elettriche che migliorano la qualità di vita.

Entro il 2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi, rispetto all’anno di benchmark (fissato al 2019, quando si ebbero 22.800 morti e 120.000 feriti gravi). Il cammino per ottenere questo risultato pare essere ancora lungo, considerando che nel 2022 il dato è stato pari a 20.600 morti

Fondamentale per centrare l’obiettivo sarà coinvolgere gli over 65 in iniziative che insegnino loro ad adottare condotte prudenti nel traffico urbano ed extraurbano.

 

 

 Incidente mortale nella nebbia

Carlo ha 83 anni e ancora la patente. Da sempre molto prudente, consapevole di non avere più i riflessi di un giovanotto, quando è al volante rispetta tutti i limiti e presta la massima attenzione a ogni dettaglio. Un giorno, però, mentre percorre una strada provinciale al volante della sua vecchia Renault la visibilità inizia a calare a causa della nebbia. «Non importa - pensa - ancora un paio di chilometri e sono a casa». Mentre con la mano sinistra ruota la manopola per accendere i fari, non si avvede che alla sua destra, dal lato del passeggero, c’è una bicicletta priva di luci ad alta visibilità. Anche il ciclista intento a pedalare non indossa nulla che lo renda più visibile e, per giunta, è senza casco. Colpito dallo specchietto retrovisore esterno destro della vettura di Carlo, l’uomo cade a terra. L’anziano si ferma subito e scende dall’auto, mentre, chiamati da un altro auotmobilista, sul posto si precipitano immediatamente anche i soccorsi. Che poco possono fare, però, perché in seguito al forte trauma cranico, il ciclista muore sul colpo. Per Carlo, disperato, inizia uno dei momenti più complicati della sua vita. Non solo per le conseguenze che un incidente di questo tipo si porta dietro, ma anche per l’enorme rimorso di aver involontariamente spezzato una giovane vita. Nonostante non sia colpa sua, da quel giorno Carlo decide di rinunciare a guidare l’automobile

 

 

Maledetto telefonino

Guidare per Gennaro, 78 anni, residente in un comune della Lombardia, è sempre stata una passione. A causa dei prezzi troppo elevati non ha però ancora cambiato la sua vecchia automobile che, pur funzionando bene, non ha più il vivavoce del telefonino in efficienza: «Tanto - pensa - non mi chiama mai nessuno e se dovessero farlo, non rispondo». Vero, ma quel giorno, mentre sta rientrando dal centro commerciale con la spesa sul sedile anteriore, il telefono squilla ripetutamente. La prima volta non risponde e la seconda anche, al terzo tentativo da parte dell’ignota persona dall’altra parte del telefono, però, Gennaro non resiste: «Magari è successo qualcosa di grave - pensa - Quando mai qualcuno ha provato a chiamarmi con tanta insistenza?». Così, pur non potendo fermarsi perché sulla strada che sta percorrendo non c’è la corsia di emergenza, cerca di afferrare il telefono con la mano sinistra. Lo cerca tra le borse della spesa e quando lo trova abbassa lo sguardo dalla strada per schiacciare il pulsante verde che serve per rispondere. Mentre lo fa, la sua automobile tampona il veicolo che la precede fermatosi al semaforo rosso. Per fortuna non ci sono gravi conseguenze né per Gennaro, né per le persone sull’altro veicolo, ma - vista la dinamica dell’accaduto - i Carabinieri sono costretti a ritirargli la patente.

 

I consigli del maresciallo

 

 1) Evitare di rispondere a provocazioni di qualsiasi genere da parte di utenti della strada per segnalazioni o precedenze non rispettate.

2) Rispettare i limiti di velocità compatibilmente con la strada, le condizioni atmosferiche, la sicurezza e le possibilità tecniche della propria autovettura. Applicare ancora più cautela nei centri abitati e nelle loro vicinanze.

3) Favorire sempre il rispetto delle regole relative al Codice della Strada 

4) Non mettersi alla guida stanchi, una pausa anche di 20-30 minuti può far recuperare la necessaria attenzione. 

5) Prestare la massima attenzione quando si guida un’automobile sulla quale ci sono anche altri occupanti, in modo particolare donne o bambini.

6) In nessun caso mettersi alla guida dopo aver abusato di sostanze alcoliche o psicotrope.

7) Curare la manutenzione dei propri veicoli in particolare, sistema frenante, pneumatici, sospensioni, luci anteriori e posteriori.

8) Non utilizzare il cellulare, nemmeno per leggere le notifiche. Abbassare lo sguardo per pochi secondi fa percorrere all’auto molti metri alla cieca, anche a 50 km/h.

 

Seguici sui nostri canali