Grande attenzione

Ospedale Mandic, flash mob in piazza e petizione a gonfie vele

Non si spegne l'attenzione dell'opinione pubblica sulle difficoltà che sta attraversando il presidio di Merate

Ospedale Mandic, flash mob in piazza e petizione a gonfie vele
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Un flash mob in piazza e una petizione che veleggia verso le 8mila firme. Non si spegne l'attenzione dell'opinione pubblica sulle difficoltà che sta attraversando l'ospedale Mandic di Merate, dove il reparto di Ginecologia e Ostetricia è a forte rischio chiusura anche in virtù delle dimissioni della primaria facente funzioni Tiziana Dell'Anna (ieri ringraziata dalle ostetriche con una lettera aperta) ed è in corso una "fuga" di diversi medici e professionisti.

Ospedale Mandic, petizione vicina a quota 8mila firme

La petizione, lanciata dal tavolo della sanità del Partito democratico di Merate e della Provincia di Lecco e da Alleanza Verdi Sinistra, dopo il boom del primo giorno ha rallentato la sua crescita ma ha raggiunto numeri veramente importanti, vicini alle 8mila sottoscrizioni.

Queste le motivazioni che hanno portato gli esponenti del centro-sinistra lecchese e meratese a dare il via una settimana fa alla petizione online.

In una impressionante sequenza di eventi l’Ospedale di Merate sta perdendo in questi ultimi giorni RISORSE PROFESSIONALI E GESTIONALI che garantiscono la vitalità della struttura e l’offerta sanitaria per i 120.000 cittadini del territorio meratese.

Una emorragia che va fermata prima di condurre a morte il nostro Ospedale!

Non si vede alcun segno di volontà di intervento da parte della Direzione della ASST di Lecco, pur a fronte di evidenti responsabilità gestionali e di clima aziendale.

Abbiamo interpellato più volte i vertici aziendali e la Regione Lombardia con i nostri Consiglieri Regionali, ma non abbiamo mai avuto risposte concrete sulla situazione e prospettive per il Mandic.

Flash mob  in piazza

E' prevista invece per le 9.30 di sabato 14 ottobre una manifestazione pubblica organizza in piazza Prinetti a Merate dagli stessi partiti di centro-sinistra promotori della petizione.

All'iniziativa hanno aderito anche alcune sigle sindacali, il Movimento Cinque Stelle e Azione.

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