iniziativa interessante

Orto all’infanzia per insegnare la cura dell’ambiente

Il progetto della Don Angelo Perego di Merate avviato con la collaborazione della Cooperativa Paso e di Technoprobe

Orto all’infanzia per insegnare la cura dell’ambiente
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Prendersi cura dell’orto all’infanzia per diventare, un domani, cittadini migliori. Continua la progettazione educativa e didattica costruita dalla scuola dell’infanzia Don Angelo Perego e Don Ernesto Borghi di Merate sui temi del curare e dell’educare. Curare come cura dell’anima, come socialità e fioritura della personalità nel rapporto solidale con gli altri. Educare come e-ducere, tirare fuori da, condurre alla scoperta degli altri oltre che di se stessi.

Orto all’infanzia Don Angelo Perego di Merate

La mission promossa dalla scuola dell’infanzia Don Angelo Perego di Merate porta con sé, sullo sfondo, una cifra educativa per nulla indifferente, nata da una profonda riflessione sulla Seconda Enciclica di Papa Francesco il «Laudato Sì». E’ qualcosa che va ben oltre l’insegnare ai bambini che dal seme nasce una pianta.

L’impulso per la realizzazione di un grande orto, allestito negli scorsi mesi nel giardino dell’istituto grazie all’opera generosa di Roberto Crippa, titolare della Technoprobe e membro del Consiglio di Amministrazione della scuola, arriva infatti dall’Agenda 2030, il patto sottoscritto nel 2015 da 193 paesi membri dell’Onu che promuove una serie di azioni, diciassette in totale, per raggiungere uno sviluppo sostenibile a livello globale.

Ne parla la coordinatrice Daniela Colombo

«Abbiamo posto da tempo come orizzonte di senso nel nostro fare scuola gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – ha spiegato la coordinatrice Daniela Colombo – Nello specifico, il goal che con l’orto didattico vogliamo colpire per quest’anno scolastico è il secondo: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. Educare bimbe e bimbi alla cura di un angolo verde come un orto vuol dire incominciare a consegnare loro una consapevolezza maggiore su quanto sia importante rispettare l’ambiente, proteggere la terra e custodirne con attenzione i suoi frutti».

Questo progetto dell’Ente Morale, sostenuto in ogni proposta dalla presidente Susanna Conti Terragni, ricalca oltretutto l’essenza stessa delle splendide esperienze che gli alunni vivono dentro e fuori le mura della loro scuola.

«La metodologia che utilizziamo in questo istituto è la risultante di intensi anni di aggiornamento che il Collegio docenti ha svolto e che costantemente affina, restituendoci l’abilità nel muoverci all’interno di più sovrastrutture didattiche – ha proseguito la coordinatrice – Partendo dal bisogno di ogni bambino e potenziandone le abilità di ciascuno, per renderli cittadini del mondo. Lavorare sugli obiettivi dell’Agenda 2023 ci consente di spaziare nella proposta educativa e nella metodologia utilizzata intrecciando contemporaneamente cammei educativi quali il filo conduttore, l’outdoor education, il laboratorio intesi come luoghi del fare e dell’agire sperimentando materiali multipli e specifici».

Didattico e solidale ... ancora tante le sorprese

E come se non bastasse, l’orto della scuola dell’infanzia Don Angelo Perego oltre che didattico, come riporta la scritta al suo ingresso, vuole essere anche sociale: in collaborazione con la cooperativa sociale Paso lavoro Antonio e Aristide, coadiuvati dai loro responsabili Maurizio e Daniela (per i bambini Geppo e Selvatica), ogni mese incontrano i piccoli agricoltori per spiegare loro le basi della coltivazione di ortaggi, fiori ed erbe aromatiche rispettando la ciclicità stagionale.

L’orto della scuola dell’infanzia conta undici vasche, tre dedicate alla manipolazione libera della terra e otto predisposte per la coltivazione: accanto alle vasche e alla serra si osserva uno spazio rimasto ancora vuoto… le sorprese per tutti non sono ancora finite.

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