Open Night all'osservatorio, il fascino delle stelle e dell’ignoto
In tanti venerdì sera all’evento organizzato dai ricercatori meratesi dell’Inaf
Open Night all'osservatorio, il fascino delle stelle e dell’ignoto.
Il fascino delle stelle, la grandezza dello spazio e l’infinità dell’ignoto: niente è più coinvolgente che scoprire qualcosa al di fuori della Terra. C’è chi definisce la volta celeste come la poesia del cielo e chi, come gli esperti dell’osservatorio di astronomico di Brera, cercano di scoprirne tutti i segreti, magari coinvolgendo anche la cittadinanza.
Open Night all'osservatorio, il fascino delle stelle e l’infinità dell’ignoto
Nella serata di venerdì 7 luglio la sede di Merate ha aperto le porte al pubblico per mostrare le frontiere dell'innovazione scientifica e tecnologica in ambito astronomico.
«L’Osservatorio Astronomico di Brera (OAB) è un istituto di ricerca d’eccellenza riconosciuto a livello mondiale, è la più antica istituzione scientifica di Milano – ha spiegato con entusiasmo l’astronoma Sabrina De Grandi – Dal 1946 è entrato a far parte delle istituzioni scientifiche della Repubblica Italiana e nel 2001 è confluito nell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)».
Una storia a dir poco affascinate che ha catturato subito l’attenzione dei partecipanti, orgogliosi dei traguardi raggiunti dall’osservatorio locale.
«Gli astronomi si occupano di ricerche che vanno dai pianeti alle stelle, dai buchi neri alle galassie, dai lampi di raggi gamma alla cosmologia – ha continuato l’esperta – I principali progetti sono condotti in collaborazione con istituti nazionali e internazionali. In particolare la sede di Merate ospita il centro di analisi dati del satellite Swift».
In tanti venerdì sera all’evento organizzato dai ricercatori meratesi dell’Inaf
L’attività è ancora pienamente in vigore in entrambe le sedi dell’Osservatorio e, grazie a questa esperienza, i partecipanti hanno seguito – come veri esperti scientifici – tutti i metodi di ricerca moderna che viene fatta all’interno dell’istituto di Merate, in compagnia degli scienziati Maria Rosa Panzera, Bianca Salmaso e Andrea Bianco.
Al termine delle attività di laboratorio i presenti si sono diretti ai telescopi dove, grazie agli astronomi Michele Frangiamore e Sabrina De Grandi, hanno goduto della spettacolare vista delle stelle, dei pianeti e dei segreti ancora ignoti che lo spazio custodisce.