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Mondiali di aufguss: Alberto Grazioli si qualifica

Grazioli, maestro di aufguss e referente tecnico del centro benessere Monticello Spa, ha proposto uno spettacolo mozzafiato

Mondiali di aufguss: Alberto Grazioli si qualifica
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Ha scaldato i cuori e incantato il pubblico presso l’Aquardens di Verona durante i Campionati Italiani – che si sono svolti nei giorni tra il 26 e il 28 maggio – di una disciplina unica nel suo genere. E il secondo posto conquistato gli permetterà, il prossimo settembre, di portare la sua arte e le sue abilità in Germania, davanti al mondo intero.

Il lecchese Alberto Grazioli, maestro di aufguss e referente tecnico del centro benessere Monticello Spa, ha proposto uno spettacolo mozzafiato, che ha fatto vibrare l'intero pubblico presente, con la sua creazione dal titolo «Elastic Heart – Android 432».

L'aufguss è una disciplina in cui un maestro, conosciuto come «aufgussmeister», versa dell’acqua sulle pietre calde del forno della sauna e crea vapore. E mentre i partecipanti si siedono per godere dei benefici termici, possono assistere anche ad una vera e propria performance artistica, uno show con una storia, una musica, un significato e una scenografia.

Quali le sue prime emozioni e sensazioni? Soddisfatto di questo grande traguardo?

«Per me è la realizzazione di un sogno: arrivare a Berlino, la capitale del Paese in cui questa disciplina è nata, per me rappresenta un grandissimo successo. Non vedo l’ora di proporre la mia storia al pubblico mondiale».

Cosa si aspetta dai Campionati Mondiali?

«Mi aspetto di vivere un’esperienza che mi farà crescere molto umanamente. I campionati durano circa una settimana, che trascorri con persone da tutto il mondo che condividono questa passione. Saranno dei giorni molto stimolanti».

Lei ha presentato ai Campionati Italiani, e ripresenterà a Berlino, una performance dal titolo «Elastic Heart – Android 432». Di cosa parla?

«È una storia ambientata nel futuro, precisamente nel 2050, dove un governo centrale ha il controllo di tutto ciò che viene utilizzato nel mondo, anche di ciò che è presente all’interno delle saune. Controlla l’utilizzo di tutte le risorse, come l’acqua e gli oli essenziali. Il governo utilizza degli androidi, con organi umani, ma il cui cervello è comandato dalle macchine. Il loro obiettivo è quello di gestire l’uso di tutti i materiali che esistono al mondo».

E poi cosa accade?

«Un androide, impegnato a controllare una sauna, trova all’interno dei rifiuti un olio essenziale che, una volta preso, gli fa tornare in mente tutto quello che era il suo passato non solo da uomo ma anche da “aufgussmeister”. Allora comincia a lottare contro il sistema, si ribella e distrugge la macchina centrale. È una ribellione contro il sistema che cerca di comandare qualsiasi cosa e che cerca, attraverso la tecnologia, di rendere meno umane le persone».

Una storia avvincente che al contempo presenta un significato profondo.

«Il messaggio è che all’interno della sauna non esisterà mai una macchina capace di trasmettere le stesse emozioni che si vivono durante l’aufguss. Allo stesso modo questo vale per qualsiasi cosa: nonostante la tecnologia cerchi di portare tutto all’automazione e all’utilizzo di macchine per fare qualsiasi cosa, il valore umano non potrà mai essere sostituito, perché l’emozione è una caratteristica dell’essere umano».

Da dove proviene la scelta del titolo?

«Elastic Heart è il titolo di una canzone di Sia, colonna sonora dello spettacolo. E poi, gli androidi, prima di diventare tali, erano le persone più sensibili, che hanno un cuore più elastico, più duttile, più malleabile e difficile da gestire».

Curioso anche il nome del protagonista.

«Il personaggio principale si chiama “Androide 432”, dove il numero rappresenta la frequenza che viene utilizzata durante le meditazioni e durante le campane tibetane. È un richiamo alla frequenza a cui vibrano tutti gli elementi naturali, che è di 432 heartz».

Dove ha trovato l’ispirazione per costruire questa storia?

«La storia è nata quest’anno, nel momento in cui c’è stata la guerra in Ucraina che ha portato all’idea che tutto dovesse essere centellinato e controllato. La benzina, l’elettricità, l’acqua, il gas hanno aumentato enormemente il loro prezzo e ciò ha portato a considerarle non più delle cose scontate. E questo vale anche per il nostro centro, che si è ritrovato ad avere dei costi di gestione elevati».

La vostra realtà imprenditoriale, la Monticello Spa, si pone l’obiettivo di divulgare e diffondere questa disciplina. In che modo?

«Cerchiamo di proporre non solo un momento di benessere fisico e mentale ma anche occasioni di intrattenimento. Proponiamo serate con dj set, eventi tematici che coinvolgono un pubblico giovane. Ad esempio, durante i venerdì sera, organizziamo gli “aufguss night”, delle serate che attraggono tanti ragazzi e tanti maestri da ogni parte d’Italia».

Dunque, la Monticello Spa è un punto di riferimento importante per l’aufguss.

«Esattamente: da un po’ di tempo siamo associati ad Aisa (Associazione Italiana Saune e Aufguss), abbiamo formato vari maestri e continuiamo questa formazione, al fine di diffondere la conoscenza sia del corretto utilizzo della sauna sia della disciplina aufguss. L’obiettivo? Farla diventare popolare e divulgarla anche nel nostro territorio».

Sergio Barberi

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