Migranti, la Prefettura: "Nessun problema di sovraffollamento"
Si registra una diminuzione delle presenze effettive complessive nei Cas provinciali, tra cui Airuno, che accolgono oggi 475 persone

Non esiste alcun problema di sovraffollamento nei centri di accoglienza per migranti in provincia di Lecco. Ad affermarlo, dati alla mano, è la Prefettura dopo la pubblicazione del report ActionAid e Openpolis, relativi all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nei CAS della provincia di Lecco.
Migranti e accoglienza a Lecco: "Nessun problema di sovraffollamento"
Al 31 dicembre 2023, il numero delle presenze effettive nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) della provincia di Lecco ammontava a 588 persone. " Tuttavia, il report ufficiale indicava un dato di 686, riferito al totale delle persone gestite nel corso dell'anno - spiegano dall'Ufficio Territoriale del Governo - Questa differenza si spiega con il fatto che le posizioni prese in carico amministrativamente includono anche persone non fisicamente presenti nei centri, spesso perché autorizzate a lavorare. Infatti, chi ottiene un impiego può assentarsi dal CAS, previa presentazione del contratto di lavoro e delle buste paga. In questi casi, le posizioni restano attive ma non generano costi per l’erario".
Attualmente, si registra una diminuzione delle presenze effettive complessive nei CAS provinciali, che accolgono oggi 475 persone.
Le due maggiori strutture collettive della provincia, il CAS di Cremeno e quello di Airuno, ospitano rispettivamente 84 e 65 persone. Questi numeri sono inferiori ai posti aggiudicati a seguito della gara indetta dalla Prefettura nel 2024, che prevedeva 99 posti per Cremeno e 70 per Airuno. Di conseguenza, non si riscontrano situazioni di sovraffollamento nei centri di accoglienza.
Per quanto riguarda le revoche delle misure di accoglienza, circa l’80% dei casi è motivato, secondo la normativa vigente, dall’allontanamento ingiustificato per oltre 72 ore consecutive. Il restante 20% è legato al superamento dei limiti di reddito stabiliti dalla legge. "La Prefettura, infatti, ha l’obbligo di verificare periodicamente i requisiti di permanenza nei CAS, che dipendono dalla mancanza di mezzi di sussistenza da parte degli ospiti".
La situazione attuale evidenzia un costante monitoraggio delle presenze e delle condizioni di accoglienza nella provincia di Lecco, garantendo un equilibrio tra il rispetto delle normative e la gestione delle risorse disponibili.