Merate non è un paese per giovani? Mancano idee
Merate, Gino del Boca ha sollevato il dibattito sull’assenza di politiche attive e di spazi: diverse le repliche dalla maggioranza
Il Comune di Merate cosa fa per i giovani? Se l’è chiesto - e ha provocatoriamente rivolto la domanda al sindaco e ai consiglieri di maggioranza - un «tonico» Gino del Boca, consigliere di opposizione, che nel Consiglio comunale di mercoledì 5 ottobre 2022, commentando il Documento unico di programmazione (Dup), ha criticato l’operato dell’Amministrazione dal punto di vista delle politiche giovanili.
"Mancano le idee, l'artenativa è il bar"
«Rispetto all’anno scorso, vedo che non sono state introdotte novità: i giovani lasciano totalmente indifferente questa Amministrazione comunale - ha argomentato - Mesi fa, durante la pandemia, era stato commissionato uno studio sui bisogni dei giovani a Retesalute: quei dati li avete poi analizzati? Il problema dei neet (ragazzi che non studiano né lavorano, ndr) lo state affrontando? I disagi psicologici dei giovani li affrontate? Oggi tanti ragazzi hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro e ad avere una dignità produttiva, mi aspetterei che l’Amministrazione possa dare loro qualche risposta». E ancora. «In città mancano spazi di aggregazione giovanile: l’ex Cag è praticamente disabitato, è scomodo pure per votare, figuriamoci se i ragazzi vogliono trovarsi lì. L’unica alternativa è andare al bar...».
"Mi spiace che non siano stati apprezzati i numerosi progetti"
Critiche rispedite al mittente dall’assessore ai Servizi alla Persona Franca Maggioni, che ha sottolineato come «il Cag non è che è disabitato, lo abbiamo chiuso perché non ci andava nessuno. Mi dispiace che non siano stati apprezzati i numerosi progetti di Piazza l’Idea, giusto per fare un esempio di politiche giovanili applicate in questi ultimi tempi». Del Boca ha chiesto lumi anche sul progetto di coworking di cui il vicesindaco Giuseppe Procopio aveva parlato per riempire gli spazi dell’area Cazzaniga. «Non ce lo siamo dimenticati - ha confermato Procopio - semplicemente quelle sale sono ancora a disposizione di Asst per un’eventuale nuova campagna vaccinale. Ci siamo presi qualche mese per capire l’andamento dei nuovi contagi, una volta finita l’emergenza potremo ragionarci, perché l’esigenza di uno spazio da dedicare a persone che lavorano in smart working ma che a casa non possono stare per vari motivi è concreta».
Le società sportive sono molto apprezzate dai giovani
Sempre in tema di politiche giovanili, la consigliera Norma Maggioni ha spezzato una lancia nei confronti delle società sportive. «Vorrei fare un plauso a queste realtà: quanti ragazzi tolgono dalla strada ogni anno? - ha sottolineato - E lo fanno senza lamentarsi, nonostante abbiano attraversato le difficoltà della pandemia e oggi quelle dei rincari energetici».