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Medici di base con troppi pazienti, in aiuto arriva la telemedicina

A giugno erano stati stanziati 15mila euro per acquistare l’attrezzatura necessaria per le visite da remoto

Medici di base con troppi pazienti, in aiuto arriva la telemedicina
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Medici di base con troppi pazienti, in aiuto arriva la telemedicina.

Un servizio di telemedicina a beneficio dei pazienti, specialmente quelli cronici o gravemente malati, ma anche a supporto dei dottori che sono sempre meno e gestiscono migliaia di utenti ciascuno.

Medici di base con troppi pazienti, in aiuto arriva la telemedicina

L’assist arriva dall’Amministrazione comunale. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, alla fine di giugno, nell’ambito della «maxi» variazione presentata dall’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto avevano trovato spazio anche 15mila euro, iscritti alla voce «telemedicina». Alla richiesta di delucidazioni avanzata dalla consigliera di minoranza Patrizia Riva, tuttavia, l’assessore ai Servizi sociali Franca Maggioni aveva per così dire preso tempo, lasciando intendere che non tutti i tasselli fossero ancora al loro posto e confermare l’attivazione del servizio sarebbe stato prematuro.

A sbilanciarsi alcune settimane dopo è stato il sindaco Massimo Panzeri, secondo il quale le certezze attualmente sono due: che i 15mila euro stanziati dal Comune serviranno a finanziare l’acquisto delle strumentazioni che permetteranno ai medici di medicina generale di mettersi in contatto da remoto pazienti che diversamente avrebbero dovuto visitare nella loro abitazione (perché allettati, cronici o gravemente malati), e inoltre che l’interlocuzione con la cooperativa Cosma, che accorpa i medici di medicina generale e i pediatri della provincia di Lecco, sia ormai più che avviata. La conferma, come detto, arriva dal primo cittadino Panzeri.

Le parole di Panzeri

«Con la cooperativa Cosma è in corso un’interlocuzione, da entrambe le parti c’è la volontà di avviare il progetto che insieme stiamo elaborando – ha sottolineato Panzeri – L’obiettivo è quello di ampliare l’offerta dei servizi rivolti alla cittadinanza, facilitando chi si trova in situazioni più complicate il contatto con il proprio medico di base. Ma vogliamo anche sgravare gli stessi dottori, già impegnati quotidianamente con molte incombenze e la gestione di migliaia di pazienti ognuno. In prospettiva, ci auguriamo che questo servizio possa aiutare ad alleggerire la carenza di medici».

In questa fase, quella di interlocuzione tra Comune e cooperativa, non è possibile sapere quando potrà effettivamente partire il servizio di telemedicina. Prima della sua attivazione vera e propria, ha aggiunto Panzeri, verrà avviata una sperimentazione. «Il Comune vuole avere un ruolo di facilitatore, non possiamo certo sostituirci ai medici – ha concluso – Starà a loro dirci quanti e quali soggetti potranno essere coinvolti. Dopo un primo periodo sperimentale potremo sicuramente man mano strutturare ancora meglio il progetto».

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