Maria Teresa Capacchione e i suoi 240km sul Cammino di Santiago
37 anni, 14 giorni e i 240 km: "Lo rifarei di sicuro - ha affermato con voce spezzata - Erano anni che volevo farlo"
«Dona se puoi, prendi se ti serve». Queste sono le parole che hanno accompagnato Maria Teresa Capacchione, di 37 anni, per i 14 giorni che le sono stati necessari per concludere il Cammino di Santiago, sul versante portoghese.
Maria Teresa Capacchione, ha percorso 240 km
La giovane casatese, di origini pugliesi, ha infatti percorso ben 240 chilometri con in spalla uno zaino di 5.6 chili, pochissimi vestiti e determinazione a non finire.
«Durante il cammino ho chiamato pochissime persone, solo i miei parenti e i miei amici più stretti - ha raccontato Capacchione - Penso sia un percorso da affrontare da soli: ti focalizza, ti aiuta a capire le cose veramente importanti nella vita. Ora mi sento più coraggiosa, più fiduciosa in me stessa e nelle mie capacità. Ho gli occhi più consapevoli e più sereni: il cammino mi ha cambiata, sto benissimo con me stessa e lo dico ad alta voce».
Un percorso spirituale ed emotivo prima ancora che fisico, che è stato in grado di generare una nuova sensazione di pace e calma.
«Il primo tramonto in cammino è stato qualcosa di meraviglioso - ha ricordato la casatese, ancora emozionata - Questo percorso mi ha aiutata a lasciar andare, a perdonare i dolori del mio passato e a trovare la forza di andare oltre. Ricordo che un giorno mi sono fermata e ho guardato il cielo: avevo la musica dei Coldplay nelle orecchie e in quel momento ho veramente lasciato andare. Ho dedicato quegli attimi a mio cugino, morto 5 anni fa a soli 33 anni, e a il mio ex fidanzato, che era l’uomo della mia vita anche se la nostra storia non ha funzionato. Ora mi sento molto più leggera e libera: ho ritrovato la mia forza e il mio coraggio».
Un cammino di momenti facili ma anche di difficoltà
La riscoperta pellegrina ha anche dovuto affrontare molti momenti difficili nel suo percorso, però, ritrovandosi a fare i conti con diversi infortuni. «Un giorno stavo camminando nei boschi e quando ho appoggiato il piede destro a terra ho sentito una fitta di dolore - ha spiegato - Io soffro di sciatalgia e in quel momento il mio nervo sciatico ha cominciato a protestare. Non potevo quasi più camminare. Sono riuscita a uscire dal bosco e non appena sono arrivata in strada mi sono sdraiata a terra e ho fatto stretching per un’ora. Nei giorni successi camminavo comunque male e alla fine mi è venuta una tendinite alla gamba sinistra. Non è stato facile: ero arrabbiata con me stessa e delusa. Quando ho capito che non potevo farci niente, ho raggiunto la tappa successiva in treno e mi sono presa un giorno e mezzo per curarmi. Ho anche comprato delle bacchette da trekking per aiutarmi».
Maria Teresa Capacchione ha concluso il cammino con il sorriso
Nonostante la fatica e i momenti di sconforto, Maria Teresa Capacchione ha concluso il suo cammino con il sorriso sulle labbra.
«Lo rifarei di sicuro - ha affermato con voce spezzata - Erano anni che volevo farlo, ma non ero mai riuscita a trovare il momento adatto. Era un mio obiettivo e sono molto orgogliosa di quello che ho fatto e di come lo ho fatto. Lo consiglio a tutti coloro che hanno il coraggio di affrontare il percorso: ti mette alla prova psicologicamente e fisicamente, ma ne vale la pena».
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