Lupi e orsi in aumento in Lombardia
Entro il prossimo gennaio verrà recepita anche in Italia la recente Direttiva Europea che prevede il declassamento dello status di protezione del lupo

"La presenza di lupi ed orsi in Lombardia è in costante aumento esponenziale ogni anno e ormai queste specie sono ovunque: non solo nelle zone montane e rurali, ma anche in città e nella Pianura Padana. Un fenomeno che comporta un rischio crescente per l'uomo e per le sue attività: il pericolo per la sicurezza delle persone non può essere escluso, anche se finora non si sono verificati incidenti gravi, ”.
Queste sono le parole di Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione Montagna di Lecco, che oggi, giovedì 3 luglio 2025, ha presieduto l’incontro in cui è stato presentato il Rapporto Grandi Carnivori in Regione Lombardia, come riportato dai colleghi di primalecco.it
Grandi Carnivori, in aumento lupi e orsi in Lombardia
L'incontro si è svolto alla presenza dell’Assessore al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi, della competente Direzione Regionale, di alcuni esponenti di Ersaf (Ente regionale servizi agricoltura e foreste Lombardia) e del Colonnello Alberto Ricci, referente per il Comando Regione Carabinieri Forestale Lombardia in materia di ‘grandi carnivori’, che insieme compongono la ‘task force’ creata per monitorare e tutelare questi animali e supportare allo stesso tempo allevatori, apicoltori e agricoltori, ovvero coloro che prevalentemente subiscono danni da questi predatori.
Il monitoraggio conferma una presenza in crescita dei lupi in Lombardia con 24 branchi e 4 coppie accertati e ulteriori 4 branchi e 1 coppia da accertare: 25 sono esclusivamente in territorio lombardo e 8 condivisi con le regioni italiane confinanti e con la Svizzera.
Altri dodici lupi sono stati trovati morti, la maggior parte a causa di incidenti stradali.
I dati raccolti relativamente all’orso bruno hanno rilevato 78 tracce contro le 70 del 2023, principalmente nelle province di Sondrio e Brescia; nel 2024 sono stati individuati otto esemplari maschi di passaggio in regione. Nel 2024 non sono stati confermati avvistamenti di femmine con cuccioli in Lombardia, anche se una femmina con cucciolo è stata osservata sul versante trentino. Si stima che circa 8-13 orsi abbiano frequentato il territorio lombardo nel 2024, contro i 6-7 stimati nel 2023, sebbene non siano stati segnalati orsi problematici.
I danni che i predatori causano ai piccoli produttori
Allevatori e agricoltori hanno denunciato 123 danni provocati dai ‘grandi carnivori’ (di cui 110 da lupi e 13 da orsi), chiedendo alla Regione 77.780 euro di indennizzi. Le province di Brescia, Bergamo, Como e Sondrio sono state le più colpite. Le sei Unità di intervento di prevenzione dei danni da lupo hanno effettuato 62 interventi a supporto degli allevatori prestando 19 kit, composti principalmente da recinti elettrificati per contrastare gli attacchi sul bestiame di questi animali.
“Da quest’anno, oltre alle preziose Unità Cinofile che si attivano soprattutto nei casi di avvelenamento di questi predatori, possiamo contare sul supporto di una squadra di 12 carabinieri forestali istruttori di tiro formati per intervenire e fare allontanare gli animali più ‘confidenti’ attraverso l’uso di dissuasori con proiettili di gomma” ha spiegato il Colonnello Alberto Ricci, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova e Referente per il Comando Regione Carabinieri Forestale Lombardia.
Entro il prossimo gennaio verrà recepita anche in Italia la recente Direttiva Europea che prevede il declassamento dello status di protezione del lupo, e “ciò consentirà di avviare finalmente un piano di gestione e contenimento anche nella nostra Regione” ha sottolineato il Presidente Zamperini.
I dati del report sono il frutto di accertamenti tramite foto e video trappole, impronte, segnalazioni e rilevazioni, ma “sono senz’altro dati sottostimati, per via del metodo di rilevazione ancora troppo rudimentale”, come afferma il Presidente della Commissione Territori Montani.
L’Assessore Comazzi, nell’illustrare i dati aggiornati al 2024, ha evidenziato “che la convivenza tra l’uomo e questi animali è possibile e che è necessario mettere in campo tutti gli strumenti utili per gestirla con equilibrio”.