IN MEMORIA

Lomagna ha intitolato il parchetto a Suor Luisa

«Kenbe Fèm vuol dire tenere duro, è un’espressione che indica la virtù della forza interiore»

Lomagna ha intitolato il parchetto a Suor Luisa
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«Suor Luisa, sei il nostro esempio, ti ricorderemo per sempre». A un anno esatto dall’agguato in cui la Piccola Sorella del Vangelo ha perso la vita ad Haiti, la comunità di Lomagna ha voluto intitolarle il parchetto di via Silvio Pellico e una vetrata in chiesa parrocchiale.

«Suor Luisa, sei il nostro esempio, ti ricorderemo per sempre»

«Kenbe Fèm vuol dire tenere duro, è un’espressione che indica la virtù della forza interiore».

A un anno esatto dalla scomparsa di suor Luisa Dell’Orto, uccisa a 65 anni il 25 giugno 2022 a Haiti, dove da più di vent’anni prestava servizio come missionaria, la sua comunità ha voluto ricordarla in maniera speciale. Nella mattinata di domenica, infatti, tutta Lomagna si è raccolta al parco giochi di via Silvio Pellico per intitolarlo alla martire e conservarne il ricordo per sempre.

Istituzioni, familiari, amici e tutti coloro che hanno conosciuto la Piccola Sorella del Vangelo hanno partecipato alla celebrazione con grande coinvolgimento. «Ricordiamo la capacità di generare relazioni e legami che alimentano e danno senso e valore alla vita. Suor Luisa, sei stata un lume e un faro che ci ha mostrato il fondamento imprescindibile dell'essere umano - ha dichiarato con voce rotta dall’emozione il sindaco Cristina Citterio - Ci hai insegnato a relazionarci con il cuore aperto e aiutare chi è in difficoltà. Hai mostrato cosa significhi perdonare, andare oltre, senza giudicare. Sei un esempio per tutti, non ti sei arresa neppure di fronte alle difficoltà e al rischio del sacrificio più grande. Abbiamo scelto di intitolarti un parco giochi, il luogo dove i bambini si divertono, perché vuole essere un luogo in cui queste relazioni possano prendere forma tra i giovani di tutte le generazioni».

Il sindaco ha poi voluto concentrarsi sul ricordo e sugli insegnamenti eterni lasciati dalla religiosa alla comunità di Lomagna e a quella di Kay Chal, che lo scorso weekend ha osservato un momento di preghiera in sua memoria: «Cara Luisa, che questo parco giochi possa diventare uno dei segni che ci hai lasciato e che resteranno in eterno, un segno per seguire la tua traccia e per non renderci stanchi di generare legami. Uno spazio dove unirci agli altri come ci hai insegnato. Cara Luisa, non ti dimentichiamo, resta con noi con il tuo augurio “Kenbe Fèm”, il più bel auspicio che si possa fare e ricevere».

Un discorso commovente, che ha emozionato i presenti quello del primo cittadino. Sono poi intervenuti per qualche ricordi Francesca Morgillo, presidente dell’associazione «Il Germoglio», il parroco don Andrea Restelli e il prefetto di Lecco Sergio Pomponio.

«Kenbe Fèm tenere duro, un’espressione di forza interiore»

«Suor Luisa è un esempio di buon’anima e buon cuore, anche per chi non l'ha conosciuta riesce a essere un forte punto di riferimento - ha dichiarato il prefetto Pomponio -In questo modo ha lasciato un tracciato fondamentale, testimone di condivisione di vita vera, che trasmette un testamento continuo di bene, non solo desiderato ma realizzato».

Oltre alle sorelle Maria Adele e Carmen, al fratello padre Giuseppe e a tutti i familiari della missionaria, alla cerimonia erano presenti i presidenti delle conferenze dei sindaci del Meratese Fabio Vergani e del Casatese Ave Pirovano, il sindaco di Osnago Paolo Brivio, quello di Montevecchia Ivan Pendeggia e il collega di Casatenovo Filippo Galbiati, il capogruppo di maggioranza di Sirtori Paolo Belletti e quello di Cernusco Gerardo Biella. All’evento anche il primo cittadino del Consiglio dei Ragazzi Filippo Tagliani, la consigliera regionale Fiorenza Albani, il direttore della Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti e per le forze dell’ordine il comandante della Guardia di Finanza di Cernusco Pasquale D’Aloia e il comandante dei Carabinieri di Casatenovo Christian Cucciniello.

Il ringraziamento di tutti i presenti è andato anche ai ragazzi che, nell’ambito del progetto di Street Art promosso da Piazza L’idea con Retesalute e l’Ambito di Merate, hanno colorato la palazzina dei servizi situata al centro del parco di via Pellico ispirandosi proprio ai murales haitiani.

All'entrata del parco, i familiari hanno con emozione svelato la targa, ricoperta per l’occasione dalla bandiera italiana unita a quella haitiana, poi benedetta da don Andrea. Un bel modo per ricordare per sempre gli insegnamenti della Piccola Sorella del Vangelo.

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