L'ex Vister di Casatenovo finirà all'asta
Gli immobili dismessi nel centro di Casatenovo e il piazzale del mercato con ogni probabilità finiranno in vendita entro la fine dell’anno
Gli immobili dismessi dell’ex Vister di Casatenovo e il piazzale del mercato con ogni probabilità finiranno all’asta entro la fine dell’anno. E’ uno sviluppo decisamente importante, quello rivelato dal Giornale di Merate di questa settimana e che riguarda una parte consistente degli ecomostri del centro di Casatenovo. Una svolta che potrebbe imprimere un’accelerata forse decisiva alla vicenda più intricata della storia recente del paese.
Ex Vister all'asta, si sblocca l'iter del nuovo centro?
La voce è circolata nei giorni scorsi e ha trovato conferma sia tra i professionisti che seguono le sorti delle aree del centro sia dall’Amministrazione comunale, che sulle sorti degli immobili del centro mantiene sempre una comprensibile prudenza: un creditore (sembrerebbe una banca) dell’Immobiliare Casatenovo, società in liquidazione ormai da alcuni anni dopo il naufragio della vendita delle sue proprietà a un fondo americano nella primavera del 2022, avrebbe infatti chiesto il pignoramento degli edifici e la loro messa in vendita, così da recuperare almeno una parte del dovuto.
La data dell’asta non è ancora stata definita, ma sembra che il lavoro dei periti che stanno stimando il valore delle aree sia ormai prossimo alla conclusione. E’ verosimile che un primo tentativo lo si farà già tra novembre e dicembre, ammesso che qualcuno si presenti per acquistare gli immobili.
Il fatto che la richiesta di pignoramento sia arrivata a poche settimane dall’entrata in vigore del nuovo Pgt non sembra casuale: l’Amministrazione comunale ha imposto infatti ai tre privati - Immobiliare Casatenovo, Ferrarini Vismara e Devero - l’abbattimento degli ecomostri entro due anni, pena il quasi azzeramento delle volumetrie per le nuove costruzioni su quelle aree. Una presa di posizione forte, avvalorata dalla sentenza del Tar che ha bocciato proprio il ricorso promosso da Immobiliare Casatenovo su impulso del suo legale rappresentante pro tempore Giovanni Casiraghi contro il sindaco Filippo Galbiati.
Sindaco che sarebbe stato messo al corrente di questo sviluppo nei giorni scorsi, anche perché nell’asta di vendita rientra anche il piazzale su cui ogni sabato mattina si svolge il mercato, in virtù di una convenzione che evidentemente sarà da stipulare di nuovo nel caso di un passaggio di proprietà delle aree.
«Dal nostro punto di vista, qualsiasi fatto che sblocchi una situazione ormai cristallizzata da anni viene visto come positivo - ha commentato il vicesindaco Lorenzo Citterio, delegato proprio alla questione del centro - Non entro nel merito delle vicende tra privati e ovviamente è prematuro fare considerazioni, perché molto dipenderà dal tipo di asta che verrà indetta e dal valore che verrà proposto dalla perizia. E’ però evidente che la messa in vendita di quelle aree potrebbe stimolare altri operatori veramente interessati a investire nel nostro centro e forse, con una sorta di effetto domino, sbloccare anche le altre situazioni». Filtra moderato ottimismo, insomma. «Questa è la dimostrazione della bontà del nostro Pgt: aver imposto un limite di due anni ha evidentemente velocizzato questo processo» ha concluso Citterio.
Matteo Scerri