L'Europa riduce il grado di protezione dei lupi
Oggi, 8 maggio, il Parlamento Europeo ha approvato la modifica del grado di protezione dei lupi da "strettamente protetti" a "protetti"

Oggi, 8 maggio, il Parlamento Europeo ha approvato la modifica del grado di protezione dei lupi da "strettamente protetti" a "protetti". Con 371 voti a favore, 162 contrari e 37 astensioni, la maggioranza degli eurodeputati ha sostenuto la proposta della Commissione di modificare la direttiva Habitat per allineare la protezione dei lupi alla Convenzione di Berna, recentemente modificata.
L'Europa riduce il grado di protezione dei lupi
L'Italia e gli altri Stati membri dell'Ue disporranno ora di una maggiore flessibilità nella gestione dei lupi per migliorare la coesistenza con le attività umane. Gli Stati potranno inoltre adottare misure adeguate alle specifiche circostanze regionali, ma dovranno comunque continuare a garantire uno stato di conservazione del lupo soddisfacente e applicare misure più rigorose per la sua tutela.
La direttiva modificata entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea. E gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per conformarsi, ma su questo l'Italia è già a buon punto visto il parere favorevole già espresso alla Camera.
I commenti della politica
“Una decisione contro la scienza e contro il buon senso, assunta per compiacere le lobby degli allevatori e dei cacciatori - commenta l'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente - Il declassamento è totalmente privo di base scientifica, ben 700 tra scienziati e autorevoli istituzioni hanno manifestato la propria contrarietà. Come se non bastasse, vi sono forti dubbi sulla regolarità della procedura adottata per arrivare all’odierna deliberazione, che costituirà un gravissimo precedente per nuovi attacchi alla Direttiva. Confidiamo che le nostre buone ragioni siano riconosciute dalla Corte europea di Giustizia alla quale, insieme con altre associazioni, ci siamo già rivolti. Il “terribile” lupo paga per essere responsabile della predazione dello 0,0065 per cento degli ovicaprini europei”.
“Il voto di oggi ridefinisce, una volta per tutte, lo status di protezione del lupo all’interno degli allegati della Direttiva Habitat, recependo il declassamento da specie altamente protetta a specie semplicemente protetta, stabilito durante l’ultima riunione del Comitato permanente della Convenzione di Berna, riunitosi lo scorso dicembre - dichiara invece - Pietro Fiocchi, eurodeputato di Fratelli d’Italia/ECR -
Diversamente da quanto dichiarato da politici e associazioni ambientaliste di sinistra, questa variazione dello status del lupo non metterà a rischio la specie; al contrario, un’attenta e mirata gestione del lupo consentirà di fornire maggiori tutele ad allevatori, pastori e comunità rurali e, al contempo, contribuirà a combattere il fenomeno dell’ibridismo, che mette a repentaglio il patrimonio genetico del lupo e quindi la specie stessa”.
Il lupo in provincia di Lecco
Negli ultimi mesi si sono registrate diverse segnalazioni riconducibili alla possibile presenza del lupo in provincia di Lecco. A San Pietro al Monte, nel comune di Civate, il 23 febbraio e l’8 marzo, sarebbero state rinvenute carcasse di caprioli compatibili con predazioni da grande carnivoro, mentre presso il bivio di Sueglio si sono verificati presunti avvistamenti il 6 gennaio e il 24 febbraio. In entrambi i casi, si ipotizza un collegamento con la presenza del lupo, anche se gli accertamenti sono ancora in corso.