Mancano i volontari

L’Aido a rischio chiusura

Il gruppo di Paderno d'Adda ha rimandato la formazione del nuovo Consiglio direttivo per carenza di candidati

L’Aido a rischio chiusura
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L’Aido di Paderno d'Adda a rischio chiusura. Il gruppo, nato 27 anni fa, ha rimandato la formazione del nuovo Consiglio direttivo per carenza di candidati.

L’Aido a rischio chiusura, il presidente: «C’è la possibilità di terminare l’esperienza dell’associazione»

Futuro nebuloso per il gruppo Aido «Andrea Salomoni» che da oltre 27 anni unisce i volontari di Paderno, Robbiate e Imbersago nella missione della sensibilizzazione alla cultura del dono.

E’ stata infatti rimandata la formazione del nuovo Consiglio direttivo, giunto alla regolare scadenza del mandato quadriennale. Le nomine, inizialmente in programma per lo scorso mercoledì 21 febbraio quando i volontari si erano riuniti per l’assemblea elettiva nei locali della biblioteca di piazza Vittoria, sono infatti state rinviate. Troppo poche sono risultate le persone disposte a impegnarsi all’interno del sodalizio che, già nei giorni immediatamente precedenti alla riunione, aveva lanciato per questo motivo un appello alla ricerca di nuove reclute.

Il presidente Aido Daniele Sorzi

«Il Consiglio rimane attualmente in via di definizione - ha spiegato il presidente uscente Daniele Sorzi affiancato dal proprio vice Riccardo Oltolini - Abbiamo importanti problemi per quanto riguarda l’individuazione di persone che abbiano voglia di rendersi disponibili».
Speranze ancora accese, dunque, per il sodalizio, che nelle prossime due settimane dovrà però obbligatoriamente nominare un nuovo Consiglio direttivo per poter sopravvivere.

«O si formerà il nuovo direttivo oppure dovremo chiudere. Il rischio di terminare l’esperienza della nostra associazione esiste, cerchiamo quindi persone volenterose che ci aiutino a proseguire il cammino di Aido e l’importante missione di sensibilizzazione al dono, fondamentale perché ci sono troppi pazienti che ancora non riescono ad essere sottoposti in tempo ad un trapianto» ha sottolineato il presidente. Le difficoltà sono legate principalmente alla mancanza di un ricambio generazionale che possa garantire una certa continuità nel tempo all’associazione.

«Speriamo che qualcuno si faccia avanti, vogliamo fortemente continuare l’esperienza del nostro sodalizio» ha aggiunto, invitando chiunque abbia voglia di impegnare il proprio tempo con il gruppo Aido a contattare l’indirizzo mail daniele.sorzi@gmail.com.
Le difficoltà dell’associazione non hanno comunque rallentato la voglia di impegnarsi dei volontari che, nel corso dell’assemblea, hanno programmato le tradizionali attività di sensibilizzazione per il 2024. In particolare, anche quest’anno i volontari stanno cercando di riproporre la tradizionale camminata non competitiva del 2 giugno «CamminAido, quattro passi insieme perché la vita continui».

Paolo Brambilla

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