La “Staffetta della pace” ha fatto tappa a Lecco: l’iniziativa, svoltasi nella mattinata di venerdì 21 novembre 2025 a Lecco in sala Ticozzi, promossa dai tre Rotary Club di Lecco – Rotary Lecco, Rotary Le Grigne e Rotary Lecco Manzoni – in collaborazione con la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, aveva l’obiettivo di far comprendere agli studenti il significato dello sport come strumento di crescita, dialogo e costruzione di pace, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano – Cortina del 2026.

La “Staffetta della pace” fa tappa a Lecco in vista delle Olimpiadi 2026
La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali di Antonio Rusconi, presidente del Rotary Manzoni e della Comunità Montana del Lario orientale e della Valle San Martino, con un ringraziamento sentito agli insegnanti che hanno preparato le classi a questo appuntamento, della presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann e del sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni.
Ha preso poi la parola Paolo Vanini, presidente del Rotary club Lecco, che ha evidenziato il valore autentico della pace come simbolo del livello di civiltà, mentre l’ultimo saluto è toccato al provveditore agli studi di Lecco, Adamo Castelnuovo, che ha ribadito che iniziative come queste servono agli alunni per confrontarsi sui grandi temi della vita.

La mattinata è quini entrata nel vivo con la tavola rotonda Pace e Olimpiadi. Qui si sono confrontati protagonisti del mondo sportivo e istituzionale. Luciano Gualzetti, già direttore di Caritas Ambrosiana, ha sottolineato il ruolo dello sport nel prevenire il disagio sociale e nel favorire l’inclusione. Ha inoltre evidenziato come le tecnologie e l’intelligenza artificiale, pur offrendo opportunità, rischino di allontanare le persone dai rapporti diretti e dal valore del “guardarsi negli occhi”, rendendo più fragile la dimensione umana e facilitando conflitti anche quotidiani.
A portare la loro testimonianza sono stati il paratleta olimpico Federico Pelizzari (con un videomessaggio) impegnato in allenamento in vista delle prossime olimpiadi, e Fabio Triboli, che hanno raccontato come resilienza e determinazione possano trasformare le difficoltà in opportunità. Triboli, 5 medaglie olimpiche, ha ricordato che lo sport non si esaurisce con la carriera agonistica, ma continua attraverso l’impegno come allenatore e volontario, creando relazioni che durano nel tempo. Ha sottolineato ai ragazzi che sono questi i legami e i ricordi che rimangono per tutta la vita.
L’atleta olimpico Nicola Ripamonti ha invece condiviso la prospettiva di chi vive la competizione ai massimi livelli, sottolineando l’importanza di gareggiare sempre al meglio delle proprie possibilità, con la consapevolezza di aver dato tutto, indipendentemente dal risultato. Ha raccontato inoltre come lo sport gli abbia permesso di stringere amicizie profonde, con italiani e stranieri, fondate su valori comuni di rispetto e sana competizione, dentro e fuori dalle gare.

Uno dei momenti più significativi è stato l’intervento di Roberto Daneo, responsabile del programma per la Tregua Olimpica della Fondazione Milano-Cortina 2026. Rivolgendosi agli studenti, ha evidenziato come i Giochi rappresentino un’occasione concreta di sviluppo per i territori coinvolti: “Le Olimpiadi porteranno investimenti, un nuovo posizionamento per la Valtellina e per la Lombardia, rafforzando l’immagine di polo degli sport invernali. Ma lasceranno anche un’eredità immateriale, come una maggiore diffusione della pratica sportiva”.
Daneo ha poi richiamato l’attenzione sul tema della tregua olimpica, di straordinaria attualità: “Solo due giorni fa, a New York, ( dove era presente come rappresentante Fondazione Milano- Cortina ), l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato all’unanimità una risoluzione sostenuta da 165 Paesi insieme all’Italia. Il testo invita a rispettare una tregua dal 30 gennaio al 22 marzo, coprendo l’intero periodo olimpico e paralimpico”.
Il governatore Stefano Artese ha concluso ricordando il senso profondo dell’iniziativa: “Oggi vogliamo parlare direttamente con gli studenti, senza filtri, per trasmettere loro il valore della pace e dello sport”. E infine il presidente del Rotary Le Grigne, Massimo Campa, ha voluto ribadire il valore dell’iniziativa da un punto di vista formativo per tutti gli studenti, un contributo volto a generare stili di pace.
Un momento particolarmente toccante dell’iniziativa è stato il passaggio della torcia olimpica alla giovanissima Alice Marcelli (Ragni di Lecco), studentessa mandellese al Liceo Sportivo Bachelet di Oggiono e promessa dell’arrampicata sportiva. Alice è infatti una delle nuove stelle internazionali della disciplina, capace di portare l’Italia sul gradino più alto del podio mondiale già a soli 15-16 anni. La sua figura assume un valore speciale anche per le radici familiari: è la nipote dell’indimenticabile Mariolino Conti. Sarà proprio lei, nel pomeriggio del 1° febbraio, ad accendere il braciere olimpico durante la tappa del passaggio a Lecco.
