La segnalazione: "Via Roma a Calco non è sicura"
E’ uno sfogo amaro quello di Remo Sabadini, 58enne

"Via Roma non è sicura, nessuno rispetta i limiti di velocità e nemmeno il senso unico misto. Sto pensando addirittura di vendere casa e trasferirmi". E’ uno sfogo amaro quello di Remo Sabadini, 58enne residente a Calco, proprio in via Roma, fin dal 1975. Autista Uber a Milano di notte, di giorno Sabadini riposa in casa e spesso si trova ad assistere a "incidenti, macchine che si scontrano e rompono gli specchietti e pedoni che camminano dall’altro lato della strada rispetto a dove è stata disegnata la pedonale perché hanno paura a vogliono evitare la curva cieca".
La segnalazione: "Via Roma a Calco non è sicura"
Una preoccupazione, quella per la sicurezza in via Roma, che Sabadini ha già espresso diverse volte anche al Comune, senza però ottenere i risultati sperati.
"Il Comune ha stabilito che solo i residenti di via Roma e delle vie laterali possono percorrerla da Calco, dalla scuola primaria, verso Arlate, mentre nell’altro senso di marcia possono passare tutti i residenti di Calco. E’ un senso unico misto che però non va bene, servirebbe un senso unico classico, da far rispettare a tutti. Anche la velocità è un problema, perché nessuno rispetta il limite dei 30 km orari. Non basta mettere i cartelli se poi non si vedono mai i vigili a fare multe e verificare la situazione. Inoltre ho misurato personalmente la strada, che è larga solo 4 metri e 40 centimetri, mentre per legge una strada per essere a doppio senso di marcia deve essere larga almeno 5 metri e 60", ha commentato Sabadini, che nei mesi scorsi si è anche rivolto a un avvocato nella speranza di ottenere più sicurezza per via Roma.
"Qualche anno fa, mentre accompagnavo mio figlio a scuola a piedi, come fanno molti genitori, una macchina mi ha anche urtato il braccio mentre passava. Ora hanno fatto una piccola pedonale, disegnata a terra, ma è strettissima. Ho anche offerto al Comune parte dei mio terreno per poter allargare la strada, anche perché da quando vivo qui ben tre pullman sono finiti contro la mia recinzione, provocandomi danni fino a 50mila euro. Non è servito a niente. Se questa questione deve finire in Tribunale, che sia, io sono pronto a fare il nome della famiglia, legata al Comune, che vive in via Roma e si oppone al senso unico per non dover fare il giro dalla provinciale per tornare a casa".
Il problema principale, per il 58enne, è connesso all’importante aumento dei residenti ad Arlate. "Anni fa c’erano quattro o cinque case, ora più che una frazione è un paese. La strada di collegamento però non è cambiata e ovviamente non è in grado di sostenere la nuova mole di traffico. Ci sono anche le telecamere di sorveglianza, ma secondo il Comune non si possono usare per verificare la targhe di chi transita. Vedono tutti che c’è un problema e hanno paura, soprattutto i pedoni che devono camminare con le auto a un centimetro di distanza. Sto anche pensando di vendere casa e trasferirmi per stare più tranquillo".
Per il sindaco Stefano Motta, però, la strada è sicura. "Abbiamo fatto una sperimentazione “lunga”, abbiamo un riscontro positivo di diminuzione del traffico veicolare, un miglioramento notevole delle condizioni di sicurezza e l’approvazione di tutti i residenti tranne del signor Sabadini. Questa Amministrazione, con gli interventi effettuati, è arrivata a migliorare notevolmente la situazione e deve ora dedicarsi ad altre zone del paese che comportano situazione di rischio", ha infatti risposto il primo cittadino alle domande dell’avvocato del 58enne.
Sabadini però non ci sta ed è anzi pronto a scendere in campo in prima persona per cercare di ottenere più sicurezza per via Roma, "anche con dei cartelloni, se necessario".