Calo demografico

La scuola secondaria di Airuno resiste un altro anno

La conferma è arrivata negli scorsi giorni dal provveditorato, a cui l’Amministrazione si era rivolta per avere risposte sul futuro del plesso

La scuola secondaria di Airuno resiste un altro anno
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La scuola secondaria di Airuno è al sicuro per un altro anno. La conferma è arrivata negli scorsi giorni dal provveditorato, a cui l’Amministrazione si era rivolta per avere risposte sul futuro del plesso.

La scuola secondaria di Airuno resiste un altro anno

Nel 2022, a causa del calo demografico e delle scarse iscrizioni registrate, si era vagliata l’ipotesi di chiudere la sede della scuola secondaria ad Airuno. Una possibilità che aveva messo in allarme le famiglie, tanto dei ragazzi che avevano già intrapreso il proprio percorso nella scuola quanto di quelli che avrebbero dovuto iscriversi negli anni successivi.
Con l’inizio di questo anno scolastico, le sezioni erano anche state ridotte e il futuro non sembrava roseo per la scuola airunese.

«Abbuiamo parlato della situazione con la presidente della Provincia Alessandra Hofmann, che ringraziamo per la disponibilità - ha spiegato il sindaco Alessandro Milani - La decisione non dipende dall’Amministrazione, ma ci siamo presi l’incarico di fare da portavoce per le richieste delle famiglie. La scuola secondaria è un servizio importante per il paese».

E dopo una lunga attesa, finalmente le famiglie sono state rassicurate, almeno in parte: per il prossimo anno scolastico la secondaria di Airuno non verrà accorpata a quella di Brivio, ma rimarrà attiva in paese.

«E’ una notizia positiva per le famiglie - ha commentato il primo cittadino - Arriva al momento giusto dato che a dicembre si aprono le iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Qualche giorno fa sono stato ricontatto dalla presidente della Provincia e mi ha detto che, almeno per il 2024-2025, non sono in programma stravolgimenti nell’organizzazione delle scuole».

Incerto invece il destino dell’istituto per quanto riguardo i prossimi anni. «Non si può sapere come andrà. Il calo demografico è un problema a livello nazionale, la decisione del provveditorato dipenderà da come si svilupperà la situazione. Ci hanno detto subito che la loro necessità era quella oggettiva di guardare ai numeri di iscritti. Al momento abbiamo raggiunto un risultato positivo e confortante. Come Amministrazione continueremo a portare a chi di dovere le nostra voce e quella delle famiglie. E’ da considerare anche che come ultima carta da giocare potremmo chiedere una deroga, anche se per il momento sono state concesse solo ai comuni montani. Possiamo solo aspettare per vedere come andrà nei prossimi anni e muoverci di conseguenza» ha concluso il sindaco Milani.

Un sospiro di sollievo dunque per la famiglie airunesi, a cui il primo cittadino ha comunicato la notizia attraverso i rappresentanti dei genitori.

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