La responsabile di Ats: "Non vaccineremo mai tutti, c'è uno zoccolo duro no vax"
"Non si supererà mai al 96 per cento di copertura vaccinale"
Non si vaccinano contro il Covid, ma nemmeno contro le altre malattie. In Brianza il 4 per cento della popolazione è no vax, "irriducibilmente no vax", ha puntualizzato Tiziana Meroni, responsabile della Uos Promozione e monitoraggio dell’offerta vaccinale di Ats Monza Brianza e Lecco.
La responsabile di Ats: "Non vaccineremo mai tutti, c'è uno zoccolo duro no vax"
"Si tratta di persone contrarie a ogni tipo di siero e che, piuttosto che far vaccinare i figli, non li mandano all’asilo". L’obbligo vaccinale, un po’ ha aiutato, "ma ha convinto solo le persone che esitavano, non i no vax convinti". Ed è per questo che non si supererà mai al 96 per cento di copertura vaccinale.
No vax
In alcuni territori dell’Ats la percentuale di irriducibili è più alta che in altri. "La zona del lecchese ha presentato qualche problema - ha precisato la dottoressa - Mentre in Brianza c’è un problema con una comunità di no vax tra Triuggio e Canonica".
Copertura vaccinale tra i più piccoli
Nel complesso, come riportano i colleghi di primamonza.it se si esclude questa fetta di popolazione, la copertura vaccinale tra i bambini si è mantenuta buona nonostante lo scorso anno, a causa del primo lockdown, gli ambulatori abbiano chiuso dal 20 marzo al 10 aprile. "Tra i più piccoli, e parlo della fascia dagli 0 ai 24 mesi, la copertura è stata soddisfacente. Si è superato il 95 per cento che è l’obiettivo di Regione Lombardia. Anche per quanto riguarda la fascia dell’infanzia, alcuni territori hanno tenuto bene. "
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I vaccini tra gli adolescenti
Si è invece sofferto di più nella fascia degli adolescenti. "In particolare per quanto riguarda il vaccino contro il papilloma virus destinato alle ragazze dai 12 anni. Ma in questo caso a frenare è più un fattore culturale. E’ sempre stato difficile convincerli, anche spiegando loro che è per il futuro benessere della figlia. Negli scorsi anni ci eravamo assestati su una buona copertura, che ora è scesa un po’, ma stiamo lavorando per recuperare". A stentare è anche l’andamento dei richiami per gli adolescenti tra i 15 e i 16 anni.
Qualcuno torna a viaggiare e a vaccinarsi
Per quanto riguarda infine le vaccinazioni per chi viaggia in aree a rischio del Pianeta, queste stanno riprendendo solo ora, dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. "Ancora nessuno si mette in viaggio per destinazioni come Africa o Asia, ma qualcosa si sta muovendo. Qualche missionario sta ricominciando a partire e dunque stiamo tornando a somministrare vaccini come il richiamo dell’antitetanica, quello contro l’Epatite A, caldamente consigliato per chi viaggia in Asia, oppure contro il colera e il tifo. Ci sono stati africani in cui non si entra se non si è coperti contro la febbre gialla, mentre ci sono altre aree sempre dell’Africa, soprattutto nella cintura a ridosso dell’Equatore, in cui si deve fare l’antimeningococco".