La piccola impresa che vorrei: brilla anche il meratese

La piccola impresa che vorrei: brilla anche il meratese
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La classe 3C dell’Istituto Badoni di Lecco vince la prima edizione del concorso “La piccola impresa che vorrei” con il suo progetto “Helmit, il casco del futuro”, un dispositivo innovativo che racchiude in sé tutti gli apparecchi di sicurezza per i lavoratori ed è costruito con materiali sostenibili ed è alimentato da pannelli solari. Un progetto per cui gli studenti, affiancati dall’imprenditore Andrea Beri della Ita di Calolziocorte e dalla professoressa Silvia Galasso, hanno realizzato anche il prototipo. Secondo posto per la classe 2A secondaria di primo grado dell’Istituto Don Piero Pointinger de La Valletta Brianza con il progetto “Uno spazio per me, per te, per tutti” dedicato alla creazione di un luogo di aggregazione per tutte le età, affiancata da Giancarlo Ripamonti della Gicar di Merate e dalla professoressa Daniela Colombo. Terzo posto per “Drive in cinema” realizzato dalla classe 3CSUE dell’Istituto Bertacchi di Lecco, affiancati da Claudio Pigazzini della Sepam di Sala al Barro e dalla professoressa Paola Provenzano.

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La piccola impresa che vorrei: brilla anche il meratese

Sono queste le tre classi vincitrici proclamate  nella mattinata di oggi, giovedì 18 aprile 2024,  al teatro Cenacolo Francescano di Lecco dove si è tenuta la finale del concorso “La piccola impresa che vorrei” organizzato da Confapi Lecco Sondrio per celebrare i suoi 75 anni di fondazione. Teatro gremito per l’ultimo atto del progetto che ha coinvolto 450 studenti, suddivisi in 22 classi e affiancati da altrettanti imprenditori.

2A secondaria di primo grado dell’Istituto Don Piero Pointinger

Ha aperto l’evento il presidente di Confapi Lecco Sondrio Enrico Vavassori che ha ringraziato tutti i partecipanti: “Questa prima edizione è andata oltre le nostre aspettative per partecipazione e qualità dei contenuti, ringrazio tutti gli imprenditori e le scuole che hanno aderito al progetto e faccio i complimenti agli studenti per quello che avete realizzato, avete stupito la giuria per l’impegno e la creatività che avete messo nei vostri lavori. Questo concorso vi ha messo in competizione, purtroppo nella vita e nel lavoro è una situazione che vi capiterà spesso. Se oggi però non sarete tra i vincitori non dovete vivere questo risultato come una sconfitta o un fallimento. L’importante è aver partecipato e aver fatto questa esperienza insieme ai vostri compagni e agli insegnanti”.

3CSUE dell’Istituto Bertacchi di Lecco

Sono poi saliti sul palco Laura Silipigni, presidente del Gruppo Giovani di Confapi Lecco Sondrio, in rappresentanza degli imprenditori che hanno aderito al concorso, mentre l’esploratore e motivatore Alex Bellini, ospite della giornata presentata da Katia Sala, ha spronato i ragazzi a credere in loro stessi e seguire i loro sogni, senza temere i fallimenti, anzi a prenderli come insegnamento.

 

La preziosa testimonianza di Bellini

"Sono nato e cresciuto in montagna ad Aprica. Sin da piccolo sono sempre stato attratto da ciò che non conoscevo.  Avventura ed esplorazione per me sono navigare nelle tempeste di questo mondo. Mi ha sempre affascinato l'oceano, e nel 2004 l'ho attraversato per giungere in Brasile. Dopo un periodo di preparazione sono partito da Genova. Il viaggio iniziò male, con onde altissime e con un po' di sconforto dovetti rientrare a terra Forse qualcuno avrebbe preferito tornare ad Aprica, ma non riuscivo a liberarmi del sogno di attraversare l'oceano. .Così dieci giorni dopo ripartii . Non c' era più la folla a salutarmi, ma solo quattro amici. Andò decisamente meglio, ma l'avventura è sempre dietro l'angolo.  in 23 giorni avevo superato i mille km e mi sentivo ad un passo dal successo. Il giorno seguente fu un disastro e naufragai sull'isola di Formentera. Dopo due ore, stremato, incontrai due persone che vedendomi non credevano a quanto volevo fare".

Cosa significa tutto questo? "A volte si naufraga nella vita - ha continuato Bellini - ma bisogna liberarsi dalla paura di fallire. Ripartii, ma durante il viaggio, incontrai altre  disavventure e fui anche arrestato dalle gendarmerie Marocchine poiché pensavano che fossi un venditore di droga. Rimasi anche senza cibo ma il mio team riuscì a portare le provviste.  Ecco ragazzi l'importanza di avere qualcuno che vi segue: la vita non è un'avventura solitaria. Quando ero distrutto e scoraggiato una telefonata di mia moglie mi diede la forza".

La piccola impresa che vorrei: la vittoria va a “Helmit” della classe 3C del Badoni

Bellini è arrivato in Brasile dopo 227 giorni. "Oggi sono qui davanti a voi ragazzi per dirvi di mettere il cuore in tutto quello che fate, abbiate coraggio e non abbiate paura di chiedere aiuto nelle difficoltà. Sappiate accettare anche i fallimenti  e imparate a distinguere  il bene dal male. Voi avete tanto talento esplosivo, usatelo per qualcosa si positivo, usatelo per il vostro futuro".

Al termine sul  palco per le premiazioni sono saliti  i vertici di Confapi Lecco Sondrio che hanno consegnato la targa alle tre classi vincitrici che poi riceveranno tremila euro (primo classificato), duemila euro (secondo classificato) e mille euro (terzo classificato): somme destinate all’acquisto di materiale scolastico.

 

La piccola impresa che vorrei: le motivazioni

“Per il progetto assolutamente inedito, per la concretezza e fattibilità, per aver portato una possibile soluzione a un problema di stretta attualità del mondo del lavoro a livello nazionale, per l’attinenza al 100% con gli obiettivi del concorso, per la completezza nella presentazione, per il rispetto nella totalità dei cinque criteri del regolamento e soprattutto per aver realizzato il prototipo del prodotto, la giuria dichiara vincitore della prima edizione del concorso de “La piccola impresa che vorrei” il progetto “Helmit – Il casco del futuro” realizzato dalla classe 3CI dell’istituto Badoni di Lecco”.

“Per l’ottimo lavoro di approccio al progetto analizzando aspetti negativi e positivi delle varie idee proposte dalla classe per poi decidere l’idea finale da realizzare, per la collaborazione con i soggetti del territorio per capire dove collocare l’impresa, per la finalità sociale di aggregazione di persone di età differenti, per l’ampio ventaglio di attività proposte, per l’originalità dei contenuti e la loro presentazione, per gli ottimi aspetti comunicativi e di creatività, la giuria premia con il secondo posto il progetto “Uno spazio per me, per te, per tutti” realizzato dalla classe 2A dell’Istituto Don Piero Pointinger della Valletta Brianza”.

“Per la coerenza dimostrata con gli obiettivi del concorso, per la realizzazione della presentazione video dettagliata nel rappresentare e raccontare un progetto imprenditoriale. Per l’impegno di ricerca a 360 gradi nel reperire informazioni e documentarsi per realizzare la loro “piccola impresa”, per la realizzabilità e l’impegno collettivo dimostrato dalla classe e per aver concepito un progetto originale sul territorio di Lecco e con finalità aggregative, la giuria premia con il terzo posto il progetto “Drive in cinema” della classa 3C SUE dell’Istituto Bertacchi di Lecco”.

 

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