La Nostra Mela sembra prossima alla chiusura
Il prossimo 26 gennaio si riunirà l’assemblea per votare le dimissioni degli attuali vertici
La Nostra Mela, l'associazione dei commercianti di Merate, sembra ormai prossima alla chiusura. A risultare decisivo, in tal senso, lo scarso entusiasmo che ormai circola attorno alle attività del sodalizio, ma ancora di più la mancanza di persone disposte a prendere in mano le redini di questa realtà, fondata nel 2009 e presieduta prima da Claudia Agostani e poi da Ornella Comi, fino al giugno del 2020, quando ci fu il passaggio di consegne con Simona Vitali.
La Nostra Mela sembra prossima alla chiusura
Ai tempi, le dichiarazioni spese sia dai vertici del sodalizio che dagli amministratori davano quasi per certo un futuro radioso per l’associazione: la Nostra Mela, si diceva, volta pagina e riparte meglio di prima.
E invece, qualche tempo più tardi, iniziava il suo declino. L’attuale direttivo, che già nel 2022 aveva rimandato di un anno la scadenza del suo mandato, non intende più proseguire. La proroga decisa l’anno scorso si è dimostrata un vano tentativo di trovare una modalità, nel frattempo, per risollevare l'organizzazione.
Con molta probabilità nessuno si farà avanti entro il prossimo 26 gennaio, giorno in cui l’associazione si riunirà in assemblea per votare le dimissioni dell’attuale direttivo e votarne uno nuovo oppure sancire la fine della Nostra Mela. La prima a voler rinunciare al suo incarico, possibilmente per cederlo a qualcun altro, è proprio la presidente Simona Vitali, ormai sempre più concentrata sul ruolo analogo che ha all’interno della Pro Loco.
«Personalmente ritengo che non abbia più senso continuare a mantenere entrambi gli incarichi, considerato che la Pro Loco sotto molti aspetti sta facendo anche quello che dovrebbe fare La Nostra Mela - ha commentato - Da commerciante, però, ritengo che sia molto importante mantenere un'associazione che rappresenti tutti noi. Per questo, mi auguro davvero che da qui al 26 gennaio qualcuno si faccia avanti. Sono purtroppo scettica al riguardo, perchè finora non mi è arrivata nessuna proposta, nemmeno dai commercianti che potrebbero essere più indicati, come Carlo Porro (attuale vicepresidente, ndr) o Francesco Sangiorgio. Tutto questo, come già avevo avuto modo di spiegare in passato, è dovuto alla poca unità che c’è tra noi commercianti».
Secondo Giuseppe Procopio, assessore al commercio, una rappresentanza per i commercianti è indispensabile e la difficile situazione del sodalizio rappresenta un problema.
«Quando chiude un’associazione, a rimetterci prima di tutti è la comunità – ha commentato – Un sodalizio con una vocazione prettamente commerciale serve come punto di riferimento. Non può esserci soltanto la Pro Loco, che si deve occupare di promuovere territorio e di iniziative culturali. Sicuramente, se non c’è tra i commercianti di Merate la volontà di portare avanti una realtà simile, c’è un problema. Comprendo però in parte che nessuno voglia prendersi un impegno simile, perché al giorno d’oggi quando ti metti in una posizione del genere non puoi che ritrovarti al centro di costanti critiche, e ciò non aiuta».
Alberto Secci