Dopo la madonna del latte

La Fondazione Costruiamo il Futuro porta un altro capolavoro in Brianza

Si tratterà di un grande regalo per il territorio

La Fondazione Costruiamo il Futuro porta un altro capolavoro in Brianza
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Per essere sempre più utili alla comunità, bisogna continuare a crescere. È questo il punto fermo alla base dell’impegno con cui la Fondazione Costruiamo il Futuro ha intrapreso il suo percorso di sviluppo che prevede, per l’anno appena cominciato, il rafforzamento delle tradizionali iniziative a cui è stata data vita nel corso degli anni e l’organizzazione di nuovi appuntamenti nei campi della solidarietà, cultura, formazione e ricerca. A consegnare un’ulteriore carica di entusiasmo a questa realtà nata a Merate nel 2001 è stato anche il raggiungimento, il 24 novembre 2023, di un obiettivo centrale come l’iscrizione nel Runts, il registro unico degli enti del terzo settore

Fondazione Costruiamo il Futuro: crescita è la parola chiave

A fare il punto su presente, passato e futuro della Fondazione, nella mattinata di oggi, giovedì 15 febbraio 2024 a Barzanò, oltre al segretario generale Giuseppe Procopio,  sono stati il vice presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro Lino Iemi e i membri del cda Alberta Rossi, Renato Cerioli e Gianfranco Mattavelli.

«”Crescita” è la parola chiave dell’impegno quotidiano che ogni persona riversa nei propri progetti – sottolinea l’on. Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro –. La Fondazione Costruiamo il Futuro lavora ogni giorno per poter supportare un numero maggiore di realtà sociali straordinarie che operano quotidianamente per gli altri, dar vita a più eventi legati all’arte e alla cultura,  formare il numero più elevato possibile di giovani amministratori e dirigenti. Insieme ai nostri soci, collaboratori e aziende partner, vogliamo fare la nostra parte per contribuire allo sviluppo del territorio e alla costruzione del futuro comune. Il 2023 è stato un anno di risultati straordinari per la Fondazione, penso ad esempio al record di 400mila euro distribuiti a 210 associazioni del Premio Costruiamo il Futuro o alla mostra de La Madonna del Latte a Oggiono con oltre 10mila visitatori in un solo mese, e ciò ci permette di riflettere sulla possibilità di fare un ulteriore salto in avanti e dedicare ancora maggiore impegno a favore dei territori lombardi. Con un’attenzione privilegiata alla Brianza, un’area a cui siamo particolarmente legati e da dove è partito il percorso della Fondazione».

 

Il Premio Costruiamo il Futuro

Uno degli appuntamenti maggiormente conosciuti tra quelli messi in campo dalla Fondazione è il Premio Costruiamo il Futuro, l’iniziativa solidale attraverso la quale vengono erogati contributi da mille a cinquemila euro alle piccole associazioni locali che ogni giorno lavorano per l’inclusione e l’assistenza. Tra le edizioni della Brianza, Milano, Bergamo, Valtellina e Valle Camonica sono stati finora sostenuti 1070 enti con un importo complessivo di 1,9 milioni di euro.

 

L’edizione che coinvolge i territori della provincia di Lecco e Monza Brianza è stata la prima (il debutto risale al 2003) e finora risulta essere quella con i numeri più rilevanti:  in poco più di vent’anni è stata supportata l’attività di 541 realtà sociali e sportive con oltre un milione di euro di contributi; 96mila euro soltanto nell’ultima edizione dello scorso mese di dicembre, quando sul palco di Merate, allietato dalla presenza di Al Bano, hanno sfilato 47 associazioni del territorio.

 

Per quanto riguarda la prossima edizione, ci sono già dei punti fermi: il bando per partecipare sarà aperto dal primo giorno di settembre all’ultimo di ottobre. Sabato 30 novembre è previsto l’evento di premiazione finale che si terrà ancora una volta a Merate.

 

Un altro capolavoro arriva in Brianza

Sul versante cultura, il 2023 è stato un anno davvero speciale, culminato con la mostra de La Madonna del Latte nella città natale del suo autore. La tavola di Marco d’Oggiono ha lasciato per poco più di un mese (dal 6 ottobre al 13 novembre) la sua consueta posizione all’interno della Pinacoteca Ambrosiana per poter essere apprezzata da vicino anche in Brianza. Il riscontro è stato enorme: oltre diecimila visitatori provenienti da tutta Italia. Da questa esperienza è nato un contest L’energia dell’acqua che ha permesso agli studenti di elementari, medie e superiori, di mettersi alla prova in campo artistico e creativo producendo un elaborato sull’acqua, uno dei temi chiave dell’impegno di Leonardo da Vinci, di cui Marco d’Oggiono era uno degli allievi prediletti. 

 

Delle 50 scuole che hanno partecipato (30 gli elaborati consegnati), ne sono state premiate sei che si sono divise i 15mila euro messi in palio per lo sviluppo delle attività didattiche. La grande cerimonia di premiazione si è tenuta tre giorni fa, il 12 febbraio, nella sede centrale di Edison a Milano stracolma per l’occasione di giovani studenti che, assieme ai loro insegnanti, hanno sfilato sul palco per presentare i loro elaborati.

 

Per il 2024 la Fondazione ha deciso di rilanciare ulteriormente anche in questo campo. Si sta lavorando all’organizzazione del trasferimento in Brianza di un’altra opera. Si tratterà di un grande regalo per il territorio, che avrà modo di ospitare il capolavoro di un protagonista assoluto del mondo dell’arte. Anche in questo caso, uno degli obiettivi sarà sollecitare l’interesse e la partecipazione anche di giovani e giovanissimi studenti del territorio.

 

Sono previsti inoltre nei prossimi mesi, sempre in provincia di Lecco, due incontri aperti al pubblico con esponenti di primo livello del mondo sportivo e cinematografico. Tutti i dettagli verranno comunicati nel corso delle prossime settimane.

 

A marzo la Masterclass com Spalletti e Gentiloni

Un altro capitolo fondamentale riguarda la formazione. Tre sono stati i  momenti d’incontro previsti nell’anno che si è da poco concluso. A partire dalla Scuola di Formazione, che dal 31 marzo al 2 aprile del 2023 ha organizzato una masterclass dal titolo La storia illumina il futuro che ha coinvolto 23 relatori tra imprenditori, manager, scienziati, ministri e personalità della cultura e della fede. I giovani partecipanti under 35 sono stati 194, per la maggior parte universitari, amministratori locali e professionisti provenienti da 17 regioni diverse. Questo appuntamento è stato la premessa ad Agorà 2023 – La democrazia alla prova, la visita alla Camera dei Deputati, nel mese di novembre, seguita da un incontro dal titolo Istituzioni che cambiano per l'Italia del domani.

 

L’altro momento centrale di formazione riguarda il percorso cominciato con l’Academy, attraverso la quale, con il supporto scientifico di Deloitte Private, si sostiene la crescita degli imprenditori grazie allo studio delle best practice di gestione aziendale, il supporto diretto e lo sviluppo del proprio networking. Il titolo dell’ultima edizione è stato proprio Costruiamo il Futuro delle imprese.

 

Per quanto riguarda il 2024, il programma è, se possibile, ancora più intenso. La masterclass (quest’anno intitolata Reggere la sfida del tempo) dedicata ai giovani under 35 è in programma a Milano, presso la Torre PwC dal 15 al 17 marzo e sarà animata dai contributi di personalità di alto profilo come, in ordine alfabetico, Simonetta Cheli (direttrice Agenzia Spaziale Europea), Roberto Cingolani (amministratore delegato Leonardo), Alberto Dalmasso (amministratore delegato Satispay), Paolo Gentiloni (commissario europeo), Jim Kelly (presidente Solidarity Center for Law and Justice), Gianni Letta (politico e giornalista), Monica Maggioni (giornalista Rai), Carlo Nordio (ministro della Giustizia), Dario Scannapieco (amministratore delegato Cassa Depositi e Prestiti) e Luciano Spalletti (commissario tecnico della Nazionale di calcio). Il numero di posti disponibili di 200 e le iscrizioni terminano il 23 febbraio.

 

Proseguirà anche l’Academy, con un programma su cui si sta lavorando in queste settimane e che, anche in questo caso, prevederà un sensibile sviluppo rispetto allo scorso anno.

 

Parte anche "Laboratorio Brianza"

Il campo della ricerca per la Fondazione nel 2024 sarà strettamente legato al territorio della Brianza. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Censis, con la quale sono già state sviluppate diverse mostre e ricerche dedicate al tema del lavoro come Alleanza Scuola Lavoro del 2021 e La grande inquietudine. Péguy e la Città armoniosa del 2023, si darà vita a Laboratorio Brianza. Si tratterà di un’indagine, realizzata attraverso interviste e questionari, che aiuterà a indagare la relazione dei cittadini che vivono nelle province di Lecco e Monza Brianza con la loro attività professionale. 

 

Il progetto coinvolgerà soci e stakeholder della Fondazione che da sempre sono strettamente legati a questo territorio. La raccolta ed elaborazione dei dati sarà conclusa entro la prima metà dell’anno, in modo che nel corso del secondo semestre sia possibile condividere i risultati pubblicamente e offrire dunque un’istantanea chiara e dettagliata sulla realtà socio-economica di quest’area fondamentale per l’economia della regione Lombardia.

 

Il segretario Giuseppe Procopio

«L’obiettivo della Fondazione è, fin dalla sua nascita, fornire contributi concreti alle persone in campi diversi, ma tra loro strettamente connessi, come solidarietà, formazione, cultura e ricerca – sottolinea Giuseppe Procopio, segretario generale della Fondazione Costruiamo il Futuro –.  La Brianza quest’anno sarà al centro del nostro impegno: ci sarà il tradizionale Premio a fine autunno, una nuova opera d’arte da poter ammirare da vicino, due incontri aperti al pubblico con personaggi amatissimi dello sport e del cinema e l’indagine realizzata con la Fondazione Censis per farsi un’idea più precisa del lavoro sul territorio. L’evento più vicino è però la masterclass Reggere la sfida del tempo, che si terrà a Milano dal 15 al 17 marzo e, come già l’anno scorso, sono sicuro sarà molto apprezzata anche dagli under 35 brianzoli. Quello che stiamo attraversando è l’anno della “maturità” per la Fondazione, quello in cui si raggiunge la consapevolezza di ciò che si è e degli obiettivi che si possono raggiungere. L’evoluzione in ente del terzo settore rappresenta senz’altro un passaggio fondamentale di questo percorso di costruzione continua».  

 

 

 

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