23 settembre

La disregolazione emotiva nei giovani

Una tavola rotonda online sul disturbo di personalità borderline dedicata ai medici lecchesi e brianzoli

La disregolazione emotiva nei giovani
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Una tavola rotonda per conoscere il disturbo di personalità borderline, con la vocazione, alta, di aprire un tema complesso ad un pubblico di addetti ai lavori. È la proposta che lancia Young Inclusion a medici di medicina generale, di continuità assistenziale, pediatri di libera scelta, medici specialisti e psicologi delle strutture ospedaliere del territorio lecchese e brianzolo, chiamati a partecipare ad una tavola rotonda online che si terrà il prossimo 23 settembre, dalle 14.30 alle 18.30. “La disregolazione emotiva nei giovani: prospettive e modelli d’intervento” è il titolo del convegno, in un evento che si svolge sotto la regia di Ats Brianza, partner di progetto.

La disregolazione emotiva nei giovani

A spiegare il valore di questa iniziativa è Luigi Campagner, psicoanalista e presidente della Cooperativa “La Clessidra” (partner di Young Inclusion), che del convegno è responsabile scientifico: «Il focus sarà sui giovani che soffrono di disturbo borderline di personalità, di cui uno dei partner di Young Inclusion, l’Ospedale San Raffaele di Milano, è tra i più affermati centri di ricerca in Italia. Con esso, e con le Cooperative “Il Sentiero” e “La Clessidra”, Ats Brianza ha già promosso un workshop nella scorsa primavera, destinato ai docenti delle scuole secondarie, che ha riscosso particolare seguito».

Tavola rotonda

L’appuntamento del 23 settembre sarà proposto nella forma coinvolgente della tavola rotonda, e sarà un momento di alta formazione con ordinari di medicina di altissimo livello: «Tutti i relatori - prosegue Campagner - rappresentano i principali esperti del disturbo di personalità borderline del territorio lombardo, e si impegneranno ad illustrare modalità di cura, approcci farmacologici, presenza del disturbo in età evolutiva e adolescenza, la disregolazione emotiva con doppia diagnosi, ecc…».

Verrà inoltre presentato il nuovo metodo trattamentale GET, ideato da Raffaele Visintini, coordinatore d’area per Psicologia Clinica e Psicoterapia e Responsabile Day Hospital Disturbi di personalità del San Raffaele di Milano, «un metodo in uso presso questa struttura e nella comunità terapeutica “Frida Kahlo” di Gerenzano, recentemente accreditata, uno dei prodotti di maggior spicco del progetto Young Inclusion».

Il disagio giovanile

Il fascino di una libertà assoluta e l’assenza di strade concrete da percorrere: sta nella contorsione tra questi due poli il disagio giovanile all’interno del quale si manifesta l’esordio del disturbo borderline di personalità. Un malessere che porta i giovani, per lo più ragazze, a soffrire di una disregolazione emotiva, attraverso anche agiti autolesionisti. Spiega Campagner: «Clinicamente il cuore di tale malessere è l’angoscia abbandonica, un tipico segnale infantile. Ma in che cosa si sente abbandonato un giovane? Manca una compagnia per la costruzione del proprio io».

L'obiettivo della iniziativa

Fornire ai professionisti sanitari gli strumenti di lettura del disturbo borderline e i principali approcci di presa in carico, con particolare riferimento al trattamento GET. Questo l’obiettivo della tavola rotonda organizzata da Ats Brianza nell’ambito di Young Inclusion. «Alla giornata di formazione interverranno esperti del settore tra cui i direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale e delle Dipendenze delle tre Asst del territorio di Ats Brianza, per dare voce alle caratteristiche della problematica sul territorio e agli interventi in atto in risposta ai bisogni», spiegano Paola Passoni, responsabile Unità Operativa Fragilità e Cronicità di Ats Brianza, e Roberto Rossi, responsabile dell'Unità Operativa Analisi della Domanda.

Dopo i workshop organizzati per i docenti della scuola secondaria in primavera, e dopo la mappatura dei fabbisogni socio-sanitari e del quadro delle situazioni di disagio e marginalità, Ats Brianza propone un nuovo evento nell’ambito di Young Inclusion: «La tavola rotonda è pensata per medici medicina generale, medici di continuità assistenziale, pediatri di libera scelta, medici specialisti e psicologi delle strutture ospedaliere, delle unità d’offerta sociali e sociosanitarie pubbliche e private, degli enti e associazioni di volontariato dedicate all’attività di assistenza, cura, recupero e supporto di soggetti giovani vulnerabili, in situazioni riconducibili al disturbo della personalità, nella provincia di Lecco e nella provincia di Monza e Brianza».

Passoni e Rossi delineano anche gli obiettivi dell’evento, ovvero «diffondere fra gli operatori del settore la conoscenza dei modelli di intervento presenti nei vari contesti di cura, presentare il metodo GET e favorire il confronto tra i relatori e i medici che operano in ambiti specialistici o territoriali dove è possibile intercettare soggetti con disregolazione emotiva».

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