Una vicenda assurda

La denuncia di Simone Biondi: «Sono prigioniero in casa mia»

Il 27enne di Casatenovo è costretto a muoversi in carrozzina, ma il montascale è guasto da mesi: l'Aler lo sostituirà solo tra un anno

La denuncia di Simone Biondi: «Sono prigioniero in casa mia»
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La denuncia di Simone Biondi, 27 anni di Casatenovo costretto a vivere in carrozzina: «Il montascale è guasto da mesi, prigioniero in casa mia».

E’ bloccato in casa a causa del montascale rotto, che Aler (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale) dice di non poter sostituire prima di un anno.

«Montascale guasto da mesi, prigioniero in casa mia»: la denuncia di Simone Biondi

E’ una vicenda assurda quella che vede protagonista Simone Biondi, 27 anni, disabile, costretto a muoversi grazie a una carrozzina elettrica. Vivendo al primo piano di una palazzina popolare in via Leone XIII, Simone per poter uscire di casa necessita di un montascale ma da diversi mesi, quello di cui l’edificio è munito è guasto e non riesce a reggere il peso della carrozzina del giovane.

«Abitiamo in questa casa dal 2004, da quando siamo qui il montascale non è mai stato cambiato, se non per qualche manutenzione ogni tanto – ci ha raccontato il giovane – Lo scorso ottobre, quindi ormai quasi un anno fa, ho dovuto cambiare carrozzina, comprandone una nuova che è più pesante della precedente. La portata massima del montascale sarebbe di 130 kg, ma soltanto la carrozzina ne pesa 150, se poi ci aggiungiamo il mio peso si superano anche i 200 kg».

Oltre alla portata del peso, il montascale, che inevitabilmente qualche volta si vede costretto a utilizzare pur correndo il rischio di cadere, presenta anche diversi altri problemi, come la «linguetta» per far salire il giovane che si sta per staccare e l’instabilità della piattaforma, che ogni volta che Simone sale si abbassa e c’è il rischio che si rompa. «Lo scorso novembre ne abbiamo chiesto la sostituzione, ma non siamo stati ascoltati. Nel mese di maggio sono rimasto bloccato, per farmi scendere sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco».

Dopo questo spiacevole episodio sono giunti sul posto anche i tecnici di Aler, che hanno sentenziato che il montascale non era più agibile, costringendo di fatto Simone a non poter più uscire di casa. «Io lo uso ancora correndo tutti i rischi del caso, visto che comunque ho bisogno di uscire, ad esempio per lavoro, visto che almeno una volta al mese devo andare a Milano. Abbiamo chiesto quanto tempo ci volesse per cambiare il montascale: Aler che ci ha risposto che ci sarebbero voluti 6 mesi per la valutazione e altri 6 per l’installazione, una risposta che riteniamo assurda visto che ci siamo informati con un privato e nel giro di un paio di settimane il lavoro verrebbe svolto. Ma visto che la casa non è di nostra proprietà. non possiamo intervenire... Abbiamo inoltre contattato anche l’assistente sociale, che ci ha proposto anche altre soluzioni impraticabili, come addirittura quella di cambiare casa».

Caspani e Zamperini si sono interessati al caso

Per dare una mano a Simone si è messa in moto la consigliera di minoranza Chiara Caspani, che a sua volta ha contattato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, che ha svolto un sopralluogo sul posto per rendersi conto dell’effettiva condizione di disagio del giovane casatese.

Il 27enne Simone Biondi con il consigliere regionale Giacomo Zamperini

«Venerdì mattina è venuto a trovarci per vedere la situazione e capire come darci una mano. Avendo un contatto diretto con il presidente di Aler, ha promesso che cercherà di fargli notare questa situazione. Si è anche proposto di pagarlo lui, magari interpellando anche il Comune, o comunque di cercare il modo di acquistarlo tramite qualche bando o altra opportunità. Entro la fine del mese comunque, ci hanno promesso che ci avrebbero fatto sapere delle novità a riguardo».

C’è già chi è pronto a far partire una raccolta fondi, ma la speranza è che siano le istituzioni deputate a garantire ai disabili uno stile di vita accettabile a occuparsene. E anche velocemente.

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