Fiocco rosa

La bimba arriva prima del previsto e nasce in casa

La piccola Vittoria Bertoletti è venuta al mondo nel salotto di un appartamento di Cascina Bracchi, a Casatenovo

La bimba arriva prima del previsto e nasce in casa
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Il salotto di casa trasformato in una sala parto improvvisata, tutto il vicinato con il fiato sospeso e poi, finalmente, l’emozione di tenere la propria bimba fra le braccia. E’ nata in casa, nel soggiorno di un appartamento del condominio Campi di Cascina Bracchi, la piccola Vittoria, con 12 giorni d’anticipo rispetto al termine previsto e letteralmente in 10 minuti d’orologio, tanto che per mamma Lisa Casiraghi, 35 anni e impiegata in un’azienda di ascensori a Pero, e papà Daniele Bertoletti, 37enne impiegato in un’azienda metalmeccanica di Missaglia, mercoledì scorso, 29 novembre, non c’è stato nemmeno il tempo di andare in ospedale.

La bimba arriva prima del previsto e nasce in casa

«Io ero fuori a cena con gli amici - ha raccontato con emozione papà Daniele - Prima di uscire la mia compagna mi ha detto “Vai sereno, perché di certo oggi non nasce”. Alle 20.40 invece mi ha chiamato per dirmi che aveva le doglie e io sono tornato subito a casa. Mezz’ora prima stava mangiando una pizza, tranquillissima, poi è successo tutto all’improvviso. Ho portato nostro figlio Francesco, 3 anni, dai nonni, che abitano a cinque minuti di distanza, poi ci siamo preparati per andare in ospedale».

Reduci dall’esperienza della nascita del piccolo Francesco, con un travaglio che era durato 12 ore e un parto complesso, la coppia credeva di avere tutto il tempo necessario per organizzarsi. Mentre papà Daniele stava caricando le borse in auto, però, le urla della compagna lo hanno richiamato in casa. «Si stava vestendo, ma ha avuto una spinta improvvisa e mi ha gridato che la bimba stava nascendo. Io sono corso in casa e ho notato che si vedevano già i capelli. A quel punto ho capito che non saremmo mai riusciti ad arrivare in ospedale e che la bimba sarebbe nata in auto se ci avessimo provato».

Il panico è stato immediato e sconvolgente: «Non riuscivo nemmeno a chiamare il 112 da quanto mi tremavano le mani. All’inizio sia io che la mia compagna eravamo molto spaventati e non sapevamo cosa fare. Poi sono andato a chiamare i vicini e a quel punto è stato tutto più facile, eravamo tutti concentrati sull’obiettivo». Mentre il vicino Carlo Pinello era in linea con l’operatore del 112, papà Daniele e un’altra vicina, Silvia Borroni, si improvvisavano ostetrici, seguendo passo passo le istruzioni del personale sanitario per far nascere la piccola Vittoria in sicurezza.

«Ci hanno detto di prendere quanti più asciugamani possibile e metterli intorno alla mamma - ha raccontato, ancora emozionatissimo, Daniele Bertoletti - La mia compagna è stata bravissima: la paura è scomparsa ed era concentratissima sullo spingere e far nascere la bimba. In quel momento saremmo anche potuti essere in Africa in mezzo ai leoni e non sarebbe cambiato niente. Alla fine Vittoria è nata alle 21.30, in perfetta salute. A quel punto l’emozione ci ha travolti tutti».

All’arrivo dell’ambulanza, la piccola riposava già sulla pancia della mamma. «Un vicino è rimasto per strada tutto il tempo in attesa dell’ambulanza, ma in realtà c’era tutto il vicinato con il fiato sospeso. Quando siamo usciti, con la mia compagna e la bimba sulla barella, è partito un applauso. Vogliamo davvero ringraziare tutti per l’aiuto e la vicinanza. Abbiamo anche scritto una mail al servizio di assistenza del 112 per ringraziare l’operatore che è rimasto tutto il tempo al telefono. Non abbiamo ricevuto risposta per ora, ma speriamo davvero di riuscire a fargli sapere quanto siamo grati per il suo aiuto».

Mamma e figlia sono state portate in ambulanza all’ospedale di Monza nel reparto di Terapia intensiva neonatale - la prassi nei casi di parti non ordinari - dove è stato tagliato il cordone ombelicale e «ufficializzata» la nascita. Dopo qualche giorno, sabato 2 dicembre, la famiglia è stata dimessa, in ottima salute e con le congratulazioni dei medici.

«Ora raccontiamo la cosa con serenità perché è andato tutto bene, ma la paura c’è stata. Per fortuna ho fatto in tempo a portare il nostro primo figlio dai nonni, così non ha dovuto assistere alla scena. Prima che arrivassi era molto protettivo con la mamma, mentre aveva le doglie, e ora lo è anche con la sorellina. La riempe di baci. Mercoledì sera ha voluto fare assolutamente una video-chiamata a mezzanotte e i miei suoceri mi hanno che alla fine si è addormentato alle due perché era emozionatissimo».

A trasformare l’improvvisata sala parto di nuovo in un salotto ci hanno pensato proprio i nonni, che mentre la famiglia era in ospedale hanno sbrigato tutte le incombenze pratiche.
«Siamo veramente grati a tutti. Che dire, la piccola Vittoria ha voluto farci un regalo di Natale inaspettato!» ha concluso papà Daniele, al settimo cielo.

 

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