Inno Nazionale, Zamperini: "Unione, non polemiche. La legge parla chiaro"
"I nostri simboli, come l’inno nazionale, sono un patrimonio di tutti e debbono rappresentare un momento di unione ed integrazione, attraverso l’insegnamento di quei valori che hanno reso grande l'Italia"
Il Consigliere Regionale Lecchese, Giacomo Zamperini, interviene sulla vicenda legata alla scuola "Manzoni" di Merate (LC), in cui sarebbe stato corretto e rivisto il testo dell’inno nazionale italiano da cantare durante una cerimonia, modificandone un verso in “siam pronti alla vita”.
Inno Nazionale, Zamperini: "Unione, non polemiche. La legge parla chiaro"
«Bene ha fatto il Governo, tramite il Sottosegretario all’Istruzione e Merito, Paola Frassinetti, a mettere in atto questo intervento conciliatorio verso un’iniziativa che, seppur fatta con le migliori intenzioni, ha ingenerato non poca confusione e malessere in alcuni bambini e nelle loro famiglie - commenta Zamperini - I nostri simboli, come l’inno nazionale, sono un patrimonio di tutti e debbono rappresentare un momento di unione ed integrazione, attraverso l’insegnamento di quei valori che hanno reso grande l'Italia in passato e che la renderanno più forte nel futuro e non possono essere motivo di polemica. Auspico che si possa risolvere questa situazione usando buonsenso, nel rispetto della legge 4 dicembre 2017, n. 181, che non lascia spazio ad alcun dubbio interpretativo. Viene riconosciuto definitivamente il testo del "Canto degli italiani" di Goffredo Mameli e lo spartito musicale originale di Michele Novaro quale Inno Nazionale della Repubblica Italiana».