Incontro con le forze dell'ordine per contrastare le truffe
Appuntamento giovedì 30 al Centro Sociale Anziani di Piazza Don G. Minzoni.
Sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica della prevenzione e del contrasto alle truffe nei confronti delle persone anziane. Questo l'obiettivo dell'incontro con le forze dell'ordine promosso dall'Amministrazione comunale di Merate ed in particolare dall'assessore al Welfare Franca Maggioni .
Incontro con le forze dell'ordine per contrastare le truffe
La data da cerchiare sul calendario è quella di giovedì 30 marzo 2023 e l'incontro, al quale è invitata tutta la cittadinanza, avrà luogo dalle 16.45 al Centro Sociale Anziani di Piazza Don G. Minzoni.
Saranno presenti in qualità di relatori il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Merate Edonio Pecoraro e il Comandante della Polizia Locale Davide Fortunato Mondella.
I consigli contro le truffe
Le forze dell’ordine - Poliziotti, carabinieri e finanzieri operano di norma in coppia e con la divisa d’ordinanza. Prima di aprire la porta, è bene controllare il tesserino e verificare che in strada sia parcheggiata l’auto di servizio. Non bisogna aprire la porta a sedicenti agenti in borghese che chiedono di entrare con la scusa di dover controllare l’appartamento perché quelli vicini sono stati svaligiati dai ladri o per controllare soldi e gioielli.
I truffatori in borghese - I truffatori normalmente vestono in borghese e si presentano vestiti in modo elegante. Di norma «lavorano» in coppia, usano modi gentili ma molto decisi e cercano di disorientare la vittima con le chiacchiere. Spesso conoscono il suo nome e fingono di conoscere anche i figli o altri parenti. Attenzione quindi: non aprire la porta a nessuno, senza prima aver controllato il tesserino di riconoscimento.
I funzionari degli enti - Enti come Inps, Inail e ATS non hanno personale che faccia visite a domicilio, quindi non bisogna aprire la porta a chi si presenta come ispettore per accertamenti sul ticket sanitario, controllo documenti o annuncio di rimborsi. Aziende di servizi come gas, acqua e telefono non arrivano mai senza prima annunciarlo telefonicamente, specificando all’utente l’ora e il giorno della visita e le ragioni dell’intervento.
I volontari parrocchiali - Spesso i malintenzionati si presentano come volontari della parrocchia o di associazioni di beneficenza. È bene ricordare, però, che questi enti non inviano volontari porta a porta, ma di solito lasciano opuscoli nella cassetta della posta o avvisi negli androni del palazzo.
Attenzione alle truffe quando...
Quando si preleva la pensione - Quando ci si reca a prelevare la pensione o a ritirare dei soldi al bancomat è opportuno evitare di andare durante l’orario di punta. Dopo il ritiro, attenzione a non farsi distrarre da sconosciuti mentre si maneggia il denaro. Fuori dagli uffici postali, non farsi convincere a dare le banconote a sedicenti dipendenti che dicono di voler controllare se siano false o se l’importo consegnato è corretto.
Al bancomat - Quando si deve effettuare un prelievo, è bene evitare di parlarne a voce alta nelle vicinanze. Al momento del prelievo, bisogna stare attenti che nessuno sia in grado di vedere il codice personale e, appena prelevato il denaro, non farsi distrarre. In ogni caso, è bene non tenere il numero di bancomat scritto sulla scheda per non dimenticarlo e nemmeno all’interno del portafoglio.
In città - Quando si esce di casa, è bene camminare sul lato del marciapiede più lontano dalla strada per evitare che la borsa possa essere scippata da auto o motorini. Attenzione, però: se succedesse di venire derubati in questo modo, bisogna lasciare subito la presa della borsa, per evitare di cadere a terra e venire trascinati rimanendo feriti. Se invece ci si sente seguiti, la prima cosa da fare è entrare nel negozio più vicino.
Come comportarsi - I truffatori si comportano sempre in modo molto gentile e spesso le vittime cadono nella trappola perché temono di risultare maleducate. La paura di offendere spesso per gli anziani diventa un fattore di rischio: in questi casi è opportuno rispondere con un deciso «non ricordo» e comunicare che a breve arriverà in visita un familiare.
Quando allertare le forze dell'ordine
Chiamare il 112 - Se ci si sente minacciati, è importante chiamare subito aiuto, senza temere o vergognarsi. Meglio un falso allarme che una truffa subita.