In via Belsedere arriva il senso unico alternato: percorsi a zig zag per l'Alta Collina
La vicesindaca: "Tutte le acque convogliano lì, servono dei controlli"
Tra strade da monitorare, ordinanze sul carico massimo dei mezzi e percorsi a zig zag per i sensi unici alternati, salire in Alta Collina è diventata un’impresa. In via Belsedere proprio in questi giorni è cambiata la viabilità.
In via Belsedere arriva il senso unico alternato
Prima il semaforo che regolamenta il senso unico alternato in via Belvedere, tra l’imbocco del sentiero Oliva e la località Mirasole, poi, negli scorsi giorni, il medesimo provvedimento anche lungo via Belsedere, l’unica altra arteria carrabile che porta alla parte alta del paese.
La misura è diventata effettiva con un’ordinanza firmata dal sindaco Ivan Pendeggia e riguarda il tratto della via che va dal parcheggio all’incrocio con via Valfredda a scendere.
La vicesindaca: "Tutte le acque convogliano lì, servono dei controlli"
«Il terreno a sinistra è ceduto a causa delle piogge e quindi è necessario tutelare la strada e nel frattempo svolgere i rilievi del caso, di cui si stanno occupando geologo e ingegnere strutturista - ha commentato la vicesindaca e assessore delegato alla Viabilità Francesca Colombo - Il problema è legato alla scivolo in cemento che costeggia il parcheggio, che è stato realizzato male e che non permettere il defluire delle acque. In quel tratto, infatti, convoglia tutta la pioggia che scende da via Donzelli e dal Butto e l’acqua ha scavato ed eroso il terreno».
Per questo, dopo la firma dell’ordinanza che prevede il limite di velocità a 30 km/h e il divieto di transito per mezzi superiori alle 3.5 tonnellate, la carreggiata è stata appositamente ristretta e nei prossimi giorni, maltempo permettendo, verrà realizzata la segnaletica stradale.
"Problemi che si sarebbero potuti evitare se si fosse fatta manutenzione"
«Purtroppo abbiamo dovuto intervenire anche sulla seconda via che porta a Montevecchia Alta, ma qui non servono semafori perché non ci sono problemi di visibilità. Certo è che abbiamo ereditato problemi che si sarebbero potuti evitare se begli ultimi trent’anni si fosse fatta la corretta manutenzione» si è sfogata Colombo.