In stato vegetativo da oltre un anno, si risveglia durante una telefonata del figlio
Una storia incredibile che arriva dal milanese. La donna, di 58 anni, era in stato vegetativo dal gennaio 2020 ed era ricoverata alla Rsa Leopardi di Parabiago.
Si trovava in stato vegetativo da oltre un anno, da quando era stata colpita da una gravissima emorragia: si è risvegliata durante una telefonata del figlio.
In stato vegetativo da oltre un anno, si risveglia durante una telefonata del figlio
L’incredibile (e miracolosa) notizia arriva da Parabiago, in particolare dalla Rsa Leopardi dove era ricoverata una donna nata a Settimo Milanese nel 1953. Come riportano i nostri colleghi di PrimaMilanoOvest.it, colpita da una gravissima emorragia cerebrale il 7 gennaio 2020 che pareva averla messa in uno stato vegetativo irreversibile, la donna era ospite della Rsa Leopardi – Struttura del Gruppo La Villa che possiede uno speciale nucleo per Stati Vegetativi, SLA e malattie neurodegenerative – dal 4 agosto.
Dopo 1 anno, 4 mesi e 18 giorni dall’evento, si è risvegliata improvvisamente: l’evento, che ha riempito di gioia e di stupore tutti, è avvenuto proprio durante una videochiamata al figlio Andrea, quando la signora, che fino a quel momento non aveva mai avuto alcuna reazione, gli ha detto “ciao” con il labiale e gli ha chiesto cosa stesse facendo.
La signora ha poi parlato (senza emissione di suoni a causa della presenza della tracheocannula) e, non senza manifestare stanchezza, ha fatto capire al figlio e all’operatrice che stava gestendo la chiamata che, in tutto questo tempo, ha sempre potuto sentire voci e stimoli, ma non riusciva a comunicare.
Ma non solo. La 58enne ha ricordato che a un certo punto del suo percorso sanitario sono comparse le mascherine, prima non presenti. Ha chiesto di vedere la nuora, Alessandra, il figlio Andrea e i nipoti. Ha infine mosso le mani, facendo anche il segno di pollice in su, ha mandato un bacio al figlio e all’infermiera, dicendo che gli operatori “sono stati bravi con lei”.
Il commento della struttura
“Durante il periodo Covid sono sempre stati mantenuti i contatti coi parenti, alle finestre e in videochiamata, anche – e soprattutto – in un reparto come questo dove la comunicazione, sia verbale che di contatto, è essenziale e rappresenta un focus costante per gli operatori che si occupano degli ospiti e che si rivolgono a loro – durante tutte le attività, dall’igiene alla fisioterapia – come se fossero perfettamente rispondenti agli stimoli e come se ogni possibilità fosse sempre aperta”, ha rimarcato Arianna Tosetto, responsabile della struttura
La donna, infatti, è solita trascorrere tempo al di fuori della sua camera, mobilitata in bascula nel salone del reparto, oltre a beneficiare delle tante attività e terapie comunicative e di mantenimento che, mai quanto oggi, sembrano avere davvero un valore aggiunto.
“Ora, dopo la trasmissione della notizia anche alla responsabile Ats locale, la dottoressa Stellato, restiamo in attesa di comprendere quali saranno le evoluzioni del quadro clinico della signora, nella speranza che questo sia solo l’inizio di un inaspettato ed emozionante ritorno alla vita”.