In provincia di Lecco abbattuti 173 cormorani
Questa iniziativa è stata avviata per mitigare l'impatto della specie sulla fauna ittica locale, che ha subito una forte pressione a causa dell'alto numero di esemplari presenti nella zona

La Provincia di Lecco sta attuando un piano di dissuasione per contrastare l'attività predatoria dei cormorani nei laghi del territorio. Questa iniziativa è stata avviata per mitigare l'impatto della specie sulla fauna ittica locale, che ha subito una forte pressione a causa dell'alto numero di esemplari presenti nella zona.
Il problema dei cormorani nei laghi di Lecco
Il cormorano (Phalacrocorax carbo) è un uccello ittiofago, ovvero si nutre prevalentemente di pesce. Negli ultimi anni, il numero di cormorani svernanti nei laghi lombardi, tra cui il Lario, è aumentato in modo significativo, mettendo a rischio l’equilibrio dell’ecosistema acquatico. L’elevato consumo di pesce da parte di questi uccelli ha creato preoccupazioni tra pescatori professionisti e sportivi, oltre che tra gli enti di tutela della biodiversità.
Per affrontare questa criticità, la Provincia di Lecco ha attivato un piano di controllo selettivo, conforme alle normative europee e nazionali sulla protezione della fauna selvatica.
Il piano di dissuasione prevede l’adozione di diverse strategie per contenere il numero di cormorani e ridurre la loro pressione sulla fauna ittica:
- Abbattimenti selettivi: La Polizia Provinciale, con il supporto delle Guardie Venatorie Volontarie, sta effettuando abbattimenti controllati. Al 31 gennaio 2025, sono stati registrati 173 abbattimenti.
- Metodi di dissuasione non letali: In aggiunta agli abbattimenti, vengono adottate tecniche come l’uso di palloni spaventapasseri, sistemi acustici e disturbo visivo per scoraggiare i cormorani dal sostare e nutrirsi nelle aree più vulnerabili.
- Monitoraggio costante: Viene effettuato un censimento periodico per valutare l’andamento della popolazione di cormorani e l’efficacia delle misure messe in atto.
Il cormorano è una specie protetta dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE, che regola la conservazione degli uccelli selvatici in Europa. Tuttavia, la normativa consente il prelievo controllato di esemplari in specifiche situazioni, previa autorizzazione delle autorità competenti. La Regione Lombardia, in accordo con la Provincia di Lecco, ha quindi predisposto un piano d’azione mirato per gestire la presenza della specie, garantendo il rispetto delle leggi e la tutela dell’ecosistema locale.
L’obiettivo finale del piano di dissuasione non è l’eradicazione della specie, ma il raggiungimento di un equilibrio tra la presenza dei cormorani e la salvaguardia delle risorse ittiche del lago. La Provincia di Lecco continuerà a monitorare la situazione e ad adottare le misure necessarie per garantire la sostenibilità ambientale e la coesistenza tra fauna selvatica e attività umane.
Più di un secolo di immissioni di specie alloctone, che ormai costituiscono il 60% della biomassa delle nostre acque interne...sparizione di Arborelle, Vaironi, Bottatrici, Barbi....Ma la colpa è dei Cormorani.