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Il traghetto di Imbersago resta primo, ma per vincere servono ancora voti

L'imbarcazione progettata da Leonardo Da Vinci resta saldamente al comando ma le votazioni sono rallentate

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Il Traghetto di Imbersago resta saldamente al comando della classifica dei Luoghi del Cuore Fai, ma per assicurarsi la vittoria (e di conseguenza i contributi messi a disposizione dal Fondo per l'Ambiente Italiano e Banca Intesa) servono ancora tanti voti.

Il Traghetto di Imbersago resta primo, ma per vincere servono ancora voti

Dopo l'exploit degli scorsi giorni che aveva portato il traghetto leonardesco a raggiungere rapidamente la vetta della classifica, detenuta in questo momento alla luce dei 13.331 voti raccolti (circa 2.500 in più rispetto al secondo bene classificato, la Fontana Antica di Gallipoli), nelle ultime ore la scalata è rallentata.

L'importante mobilitazione popolare che ha coinvolto il Meratese, la Bergamasca, ma non solo, deve continuare: le votazioni, ricordiamo, rimarranno aperte fino ad aprile 2025.

L'appello dell'Amministrazione imbersaghese

Un risultato sperato solo un paio di settimane fa, quando Amministrazione comunale e Pro Loco di Imbersago ufficializzarono la candidatura al concorso del Fai con l'obiettivo di arrivare nelle prime venti posizioni al termine della votazione e ottenere così fondi in denaro da investire proprio nella valorizzazione del traghetto.

Come votare? E' semplicissimo

Per esprimere il proprio voto al traghetto di Leonardo basta andare sul sito del Fondo Ambiente Italiano e cercare, tra i Luoghi del cuore candidati, la foto dell'imbarcazione che collega Imbersago e Villa d'Adda via fiume (QUI il link diretto). Importante: una volta espresso il voto si riceve una mail, occorre a quel punto confermarlo, altrimenti non viene conteggiato.

Per coloro che non avessero un indirizzo e-mail o non riuscissero a votare digitalmente, è possibile trovare i moduli al Panificio Mandelli e al negozio La Chiocciola di Riva Alberta, a Imbersago.

Il servizio del tg di Telecity

Della vicenda del traghetto, nei giorni scorsi, ha parlato anche il telegiornale lombardo dell'emittente Telecity Netweek, dello stesso gruppo editoriale del nostro sito web e del Giornale di Merate (il servizio, con video girati da Paolo Brambilla, è al minuto 11.40 del video che trovate qui sotto).

La storia del traghetto

Questa la storia del traghetto di Imbersago pubblicata sul sito del Fai nell'ambito della candidatura.

Il Traghetto sull’Adda, simbolo di Imbersago, per secoli è stato mezzo di trasporto e tramite tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia fino alla fine del XVIII secolo. Molto probabilmente fu ideato o perfezionato da Leonardo da Vinci, che ne studiò a lungo il progetto tra il 1506 e il 1507, durante il suo soggiorno a Vaprio d'Adda. Il disegno che ne risultò, datato 1513, è stato incluso nel Codice Windsor e viene conservato nell'omonimo castello in Inghilterra. Tra le due sponde del fiume è stato teso un cavo d'acciaio, a cui è affrancato il traghetto, il quale trae il movimento dalla corrente del fiume, rendendo inutile l'uso di un motore. Con questa modalità si trasportano persone e veicoli in pochi minuti da una sponda all’altra. Per secoli, il Traghetto è stato un importantissimo mezzo di trasporto fluviale per portare merci e oggetti di ogni tipo. Ancora oggi è in funzione ed è possibile visitarlo, salirci e attraversare il fiume Adda in un ambiente naturalistico di straordinaria bellezza. Da un punto di vista storico, la data del disegno leonardesco coincide con l’avvio della gestione del porto di Imbersago, con tutti i diritti connessi, da parte della famiglia Landriani, che proprio a fine ottobre 1512 aveva ottenuto da Gian Angelo e Michele Airoldi un fabbricato sul molo in loco antique sedis portui ibidem existenti, per ripristinare la conduzione di persone e merci da una riva all'altra del fiume. Ottenuto il diritto di traghettare da una sponda all'altra dell'Adda e di riscuoterne il relativo pedaggio, la famiglia Landriani lo detiene per tutto il XVI secolo e parte del XVII secolo, affittandolo a vari impresari del luogo, tra cui Gian Pietro Crotti nel 1619 e la famiglia Riva dal 1649. In seguito al matrimonio tra Maria Landriani (1641 – 1701) e Alberico Barbiano di Belgiojoso (1631 – 1693), la gestione del porto e del relativo traghetto viene assunta da quest’ultima famiglia e quindi, per successione, viene trasmessa prima ai Simonetta e poi ai Castelbarco, divenendo in seguito proprietà comunale. Il traghetto di Imbersago è l’unico esemplare di questo genere tuttora funzionante al mondo.

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