Un toro in fuga dal macello nelle praterie della Brianza Valley. Che notiziona! Il fato, rappresentato da un bovino intraprendente, ha regalato l’occasione per puntare i riflettori sulle nostre verdi colline. Una fuga per la libertà, unita a un malinteso, hanno potuto più di tante parole e lanci pubblicitari.
Se il bovino diventa toro
A volte anche gli errori aiutano, perché quello che nel comunicato di Ats Brianza era un bovino in fuga è diventato, in un paio di comunicazioni istituzionali, un toro. Un toro libero, il che ha suscitato allarme e richiamato nella verde Brianza troupe di tv locali e nazionali.
Per la salvezza del bovino fuggiasco si sono doverosamente mobilitati gli ambientalisti, che in un batter d’occhio hanno raccolto oltre 6.000 firme. Poi il colpo di scena: il toro perde i suoi gioielli e diventa una manzetta.
La mobilitazione dell’Enpa e della pasionaria Brambilla
Tutti delusi? Macché. Poco cambia. Toro o scottona che sia la mobilitazione dell’Enpa per salvargli la vita non si ferma e domenica le firme raccolte superano quota 30mila… e continuano ad aumentare. Nel frattempo la manzetta viene acquistata dalla pasionaria Michela Vittoria Brambilla.
La mucca, in fuga per la libertà dal 3 settembre, non sa di aver cambiato padrone e continua il suo peregrinare nella Valle della Nava, dove è stata vista e filmata. Poi più nulla. Ciò aumenta il mistero intorno a un bovino che ha fatto più di tanti brand per far conoscere il nostro territorio. Non ci resta quindi che urlare Forza toro! (Oops mucca).
(nella foto di copertina un cartello… modificato in corsa. Il toro smarrito è diventato una mucca in cerca di libertà)