Il Soccorso Cisanese ha parlato di Benessere in Emergenza
Mercoledì 23 ottobre i volontari dell'associazione di Cisano Bergamasco hanno partecipato presso l'auditorium Don Renato Mazzoleni ad una serata dedicata al "prendersi cura di sé"
In occasione dei 120 anni di fondazione delle Assistenze Pubbliche ANPAS, il Gruppo Formazione del Soccorso Cisanese ha organizzato la serata "Benessere in Emergenza". Mercoledì 23 ottobre i volontari dell'associazione di Cisano Bergamasco hanno partecipato presso l'auditorium Don Renato Mazzoleni ad una serata dedicata al "prendersi cura di sé", ovvero centrata sull'importanza dell'Intelligenza Emotiva nell'ambito del soccorso emergenziale.
Soccorso Cisanese, una serata sul "prendersi cura di sé"
A presentare i relatori della serata il Presidente Alessandro Fornoni, che prima di cedere la parola alla dottoressa Claudia Cornali, ha sottolineato l'importanza del prendersi cura di sé per potersi prendere cura degli altri nel momento in cui si svolge il proprio compito da soccorritore.
"Il modo migliore per gestire le proprie emozioni è prima di tutto sentirle, per poterle riconoscere e quindi gestirle" spiega la psicoterapeuta Cornali, formatrice dell'Istituto Europeo corso di Psicotraumatologia e Stress Management: qualsiasi emozione non è né positiva né negativa, tutto dipende da come viene gestita. La paura stessa, se gestita in modo ottimale, ci permette di percepire un pericolo e di conseguenza agire per salvaguardare la nostra incolumità.
"Quando siete su un evento è facile che mentre operate vi cerchiate con lo sguardo, soprattutto se ci sono difficoltà: la fluidità nel capirsi deriva dalla conoscenza, di sé e dell'altro, dall'affiatamento della squadra" continua Cornali soffermandosi sull'importanza del condividere nel post-intervento quelle che sono state le emozioni provate. Nello scorrere delle slide proiettate il tema ricorrente è stato la gestione delle emozioni. Il soccorritore, allenandosi nel conoscere e gestire la propria emotività, svilupperà la tecnica per far fronte all'emotività dell'utente che sta assistendo o dei suoi familiari.
"Tra esseri umani ci si corregola, ecco perché è importante lavorare sul tono di voce, così come parlare affinché l'altro ci senta, ci ascolti e ci capisca" continua la psicoterapeuta. "La divisa è un dispositivo di protezione mentre operate come soccorritori, ma è anche un segno distintivo" spiega Cornali, riferendosi agli episodi quotidiani in cui, in una sala d'attesa di un Pronto Soccorso, un soccorritore potrebbe essere avvicinato da un utente per avere informazioni o perché ha necessità di esprimere il suo malessere per un'eventuale lunga attesa, in quanto riconosciuto operatore del comparto sanitario. Il soccorritore, se formato nel relazionarsi, può gestire quei momenti di forte stress, addirittura acquisire tecniche efficaci de de-esclation e di conflict partnership (risoluzione dei conflitti).
A seguire Maurizio Abrati - infermiere AREU - ha illustrato alla platea di soccorritori le peculiarità di Benessere in Emergenza. Si tratta infatti di un servizio di ascolto attivo tra pari messo in atto da AREU - Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, il tutto coadiuvato da psicologi dell'emergenza sanitaria.
Il fine di questo servizio è - come si legge dal sito dedicato - creare uno spazio condiviso di espressione delle emozioni personali per facilitare la decompressione emotiva, l'individuazione di reti di supporto sociale, la riduzione del senso di isolamento, la condivisione di informazioni utili a fronteggiare lo stress. Attraverso la disponibilità del personale AREU appositamente formato, il soccorritore può quindi usufruire di questo servizio in totale riservatezza e confrontarsi con chi conosce l'ambiente e le dinamiche in cui opera.
Per meglio comprendere il contesto Maurizia Schiavone - infermiera AREU nonché membro del Consiglio Direttivo di OPI Bergamo - ha introdotto un video realizzato attraverso le testimonianze del personale della Centrale di Emergenza di Bergamo proiettato e commentato durante la serata.
"Sono argomenti che già conoscevo e che ritengo importanti per le relazioni che viviamo quotidianamente, al lavoro, nella comunità di cui si fa parte così come in famiglia" commenta l'Assessore al Bilancio de Comune di Cisano Bergamasco Federica Mazzoleni, portando i saluti dell'Amministrazione e complimentandosi per l'iniziativa.
A chiudere l'evento il Presidente Provinciale e Consigliere Nazionale ANPAS Battista Santus che ha rimarcato la questione del ricambio generazionale che riguarda un po' tutto il mondo del volontariato.
"Ricordo che dovevamo mettere un numero massimo di adesioni ai corsi perché a fronte di 100 posti si presentavano ben 150/200 aspiranti volontari. Oggi facciamo fatica a coinvolgere i giovani, un problema diffuso nel mondo del volontariato" ha asserito Santus evidenziando come oggigiorno sia più facile vedere giovani che - senza alcun tipo di formazione - si presentano nei posti colpiti da alluvioni muniti di vanghe per aiutare i residenti, conosciuti come gli angeli del fango. "Dobbiamo invertire la rotta, perché ne va del nostro futuro e del sistema sanitario" ha concluso, ribadendo quanto sia fondamentale l'impegno dei volontari sui diversi fronti nel sistema Italia.