Il sindaco dichiara guerra ai piccioni: vietato dargli da mangiare
Tante le segnalazioni ricevute dal Comune di Robbiate da parte di cittadini che lamentano problematiche igienico-sanitarie
E’ allarme piccioni a Robbiate. Tante e preoccupanti le segnalazioni e le richieste di intervento ricevute dall’Amministrazione comunale da parte di privati cittadini che lamentano problematiche igienico-sanitarie causate dall’abbondante presenza di volatili, specialmente nel centro storico.
Il sindaco dichiara guerra ai piccioni: vietato dargli da mangiare
Guardandosi attentamente attorno, infatti, tra una abitazione e l’altra, tra una via e l’altra, non è difficile, purtroppo, imbattersi nella sporcizia e nel guano determinato proprio dalla massiccia presenza dei piccioni.
La situazione nel corso del tempo è pian piano andata peggiorando, arrivando, ormai, ad assumere proporzioni tali da costituire un serio rischio di natura igienico-sanitaria, oltre che un danno a carico di edifici pubblici e privati e numerosi problemi di decoro urbano in relazione a insudiciamenti di marciapiedi e vie pubbliche.
Preso atto della spiacevole problematica, l’Amministrazione comunale non ha potuto dunque fare altro che intervenire immediatamente. L’obiettivo dell’ordinanza del sindaco Marco Magni è contenere il numero di piccioni presenti, al fine di eliminare il pericolo di trasmissione di eventuali malattie infettive, nonché il degrado degli immobili e spazi pubblici e privati.
Il provvedimento esorta in primis tutti i cittadini a non dar da mangiare ai piccioni all’interno dei centri abitati.
Inoltre si rivolge a tutti i proprietari di immobili, amministratori di condominio o a chiunque che, per qualsiasi titolo, vanti diritti reali su immobili presenti nel territorio comunale, chiedendo di provvedere, a proprie spese, alla pulizia e disinfezione periodica dei locali nei quali i piccioni abbiano nidificato e depositato guano, oltre che delle zone sottostanti cornicioni, balconi, pensiline, o oggetti vari di qualsiasi tipo, imbrattati dalla sporcizia.
In secondo luogo chiudere con griglie o reti tutte le aperture attraverso le quali i piccioni possono introdursi e trovare luoghi adatti alla nidificazione. Infine esorta a impedire la sosta abituale o permanente dei piccioni su terrazzi, davanzali, cornicioni, nicchie e cortili applicando dissuasori di tipo non cruento.
L’ordinanza, che porta la data dell’8 febbraio, entrerà in vigore a partire da 30 giorni dall’avvenuta pubblicazione della stessa (22 febbraio).
Sono previste sanzioni se non verrà rispettata. Gli agenti della Polizia Locale sono incaricati della vigilanza, anche mediante sopralluoghi a richiesta dell’Amministrazione o su segnalazione direttamente dai cittadini.