Olgiate Molgora

Il Pd chiede un incontro a Favini sulla Casa di Comunità

I circoli del territorio hanno raccolto 170 firme e sperano che questa mobilitazione serva per rendere presto operativa la struttura.

Il Pd chiede un incontro a Favini sulla Casa di Comunità
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Hanno pazientato, nella speranza che in otto mesi qualcosa potesse cambiare, ma ora i rappresentanti del Pd territoriale hanno scritto al direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini per chiedere che la Casa di Comunità di Olgiate diventi operativa a tutti gli effetti.
L’intenzione era già nell’aria dal mese di dicembre, quando la segretaria del circolo Pd di Olgiate Margherita Viganò, il segretario della Federazione di Lecco Manuel Tropenscovino e la referente per il Welfare Ausilia Fumagalli avevano indetto una conferenza stampa per annunciare la volontà di raccogliere firme per chiedere un incontro a Favini.

Raccolte 170 firme per chiedere aggiornamenti sulla Casa di Comunità

«Le firme sono state raccolte nel periodo delle vacanze natalizie, di certo non proprio semplice come periodo - ha spiegato Viganò - Abbiamo organizzato un banchetto al mercato di Olgiate e poi le abbiamo fatte girare tra di noi, cercando di arrivare a tutte le persone interessate al tema della sanità territoriale. Ne abbiamo raccolte all’incirca 170 e direi che possiamo definirci soddisfatti».
Forti delle firme raccolte, i referenti dei circoli Pd di Olgiate, Calco, Brivio, Airuno, La Valletta e Santa Maria Hoè, nei giorni scorsi hanno scritto a Favini, mettendo in copia anche il sindaco Giovanni Battista Bernocco, che qualche settimana fa sulle pagine del nostro Giornale aveva espresso l’invito ad accelerare i tempi per rendere operativa la Casa di Comunità, come era stato promesso lo scorso aprile in occasione dell’inaugurazione alla quale aveva partecipato l’allora vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti.

"La situazione va affrontata con urgenza"

A Favini il Pd chiede: «Quando entrerà in funzione il Punto Unico di Accesso: servizio di accoglienza, informazione e orientamento alle diverse opportunità sociali, sociosanitarie e sanitarie? Quando prenderanno servizio gli specialisti che devono usare i macchinari giacenti inutilizzati: un ecografo, lo spirometro, l’elettrocardiografo? - e ancora - Quando inizierà l’integrazione tra i medici di medicina generale, l’infermiere di famiglia e i medici specialistici in collegamento con i medici degli ospedali di Lecco e Merate? Quanti infermieri di famiglia assisteranno i pazienti dei cinque Comuni con percorsi di cura personalizzati e, fra questi, quanti saranno disponibili in ambulatorio su appuntamento, da remoto o a domicilio? Quando verrà attivata la presenza dello psicologo garantita in accordo con i Comuni?».
«Speriamo di ricevere una risposta da Favini e poterlo incontrare a breve, perché la situazione attuale va affrontata con urgenza» ha concluso Viganò speranzosa.

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