Il Manzoni di Lecco 47esimo nella classifica dei migliori ospedali. Il Manzoni di Lecco sta raddoppiando il proprio Pronto Soccorso, compie 25 anni (sabato è in programma il convegno celebrativo), e come regalo di compleanno riceve un posto nella classifica dei migliori ospedali nel ranking stilato da Newsweek del “World’s Best Hospitals 2025”. Precisamente il nosocomio lecchese è il 47esimo tra in una lista che comprende in totale 133 ospedali italiani scelti in base ad un articolato processo di valutazione .
A questo link la classifica completa
Il Manzoni di Lecco 47esimo nella classifica dei migliori ospedali
Newsweek spiega come vengono calcolati i punteggi: «La classifica si basa su un ampio processo di valutazione, che include un sondaggio online di migliaia di esperti medici (dottori, direttori ospedalieri e professionisti sanitari), dati sull’esperienza dei pazienti, parametri di qualità ospedaliera e un sondaggio sull’implementazione dei Prom. I Patient-Reported Outcome Measures (Prom) sono definiti come questionari standardizzati e convalidati compilati dai pazienti per misurare la loro percezione del loro benessere funzionale e della qualità della vita».
L’ospedale di Lecco ha ottenuto un punteggio di 71.98% in lieve discesa rispetto allo scorso anno quando ne aveva ottenuti, nella medesima classifica, 74.23%, ma a differenza di altri ospedali non ha perso alcuna posizione. E se si considerassero solo gli ospedali pubblici avrebbe un ranking ancora più elevato.
E in questa classifica dei migliori ospedali la Lombardia è ottimamente rappresentata.
Soddisfazione da Regione Lombardia con il presidente Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso che commentano: «È una grande soddisfazione vedere che tra i primi 9 posti della classifica per l’Italia ben cinque ospedali sono lombardi di cui ben tre pubblici e due privati accreditati: Niguarda, San Raffaele; Istituto Clinico Humanitas; Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Policlinico San Matteo di Pavia. Questi sono i dati che contano e che dovrebbe leggere attentamente chi tenta di attaccare l’eccellenza del nostro sistema sanitario regionale».