Bufera

Il Generale Vannacci nel Lecchese... e un patrocinio al contrario: il sindaco fa marcia indietro

Non solo le minoranze... anche "pezzi" (da novanta) della maggiornaza di Calolziocorte sul piede di guerra

Il Generale Vannacci nel Lecchese... e un patrocinio al contrario: il sindaco fa marcia indietro
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Un mondo? No un patrocinio al contrario. E' un gioco di parole, sia chiaro, ma rende l'idea del putiferio scoppiato in queste ore a Calolziocorte dopo l'annuncio dell'arrivo in città del generale Vannacci, autore del più controverso libro dell'estate. A destare scalpore e indignazione è stata la scelta dell'Amministrazione comunale, confermata ieri dal sindaco Marco Ghezzi, di concedere il patrocinio all'evento in programma il prossimo 17 ottobre al Monastero del Lavello. Non solo  ma a far discutere anche  la location della presentazione del libro, ovvero un luogo, anche di culto gestito dalla Fondazione Lavello. Se sulla location (almeno al momento) non sembrano esserci novità, è proprio sul "coinvolgimento" del Comune di Calolzio che le cose sono cambiate nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 ottobre 2023.  Il Comune ( o per meglio dire il sindaco) ha infatti fatto marcia indietro.

Il Generale Vannacci a Calolzio... e un patrocinio al contrario: il sindaco fa marcia indietro

Ma andiamo con ordine. Il  patrocinio ( che è una importante forma di riconoscimento attraverso la quale l'Amministrazione comunale esprime la sua simbolica adesione a un'iniziativa ritenuta meritevole) è stato contestato in primo luogo dal consigliere provinciale Paolo Lanfranchi  che da gruppo di minoranza calolziese  Bene Comune. Ma anche all'interno della maggioranza che sostiene Ghezzi è scoppiato un vero e proprio putiferio.

"Non sono solito giudicare senza conoscere, ma nel caso del libro del generale Vannacci mi sono bastate alcune pagine per decidere che il poco tempo che purtroppo orami riesco a dedicare alla lettura lo avrei destinato ad altri autori - ha sottolineato infatti il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio a Calolzio Fabio  Mastroberardino in una nota ufficiale che è stata condivisa anche dall'Assessore Cristina Valsecchi - In questo mondo che obbliga alle definizioni mi riconosco nella parola "conservatore", ma reputo che l'esserlo, e quindi difendere i valori legati alla nostra tradizione, voglia dire in primis accogliere anche il messaggio cristiano (terreno sul quale si é formato ogni valore in occidente), che ha come comandamento fondamentale quello di amare il prossimo. Le poche pagine lette non mi sono sembrate nascere da questa volontà, e reputo che la modalità, e lo scarso spessore culturale, contengano pagine offensive nei confronti delle donne, degli omosessuali, e non solo. Difendere la famiglia tradizionale vuol dire professare la bellezza di questo modello, e i suoi valori, non certo quello di screditare gli altri. Date queste premesse, credo anche che ognuno sia libero di dire ciò che vuole, e che quindi sia ovviamente libero di presentare il suo libro. Non apprezzo, da consigliere del mio comune e da capogruppo, che questo avvenga nelle sale del Monastero del Lavello, per i motivi sopra citati, ma sottolineo come non ci sia stato da parte del comune alcun patrocinio dell'iniziativa che è infatti organizzata da una associazione privata".

Parole che di fatto hanno aperto un bel punto di domanda sulla vicenda patrocinio. Il Comune  lo ha concesso, come dichiarato ieri dal sindaco, oppure no? Domanda che ovviamente abbiamo girato al primo cittadino. "
“Confermo quanto detto in precedenza e cioè che negli ultimi anni abbiamo sempre dato in automatico il patrocinio a questo tipo di eventi culturali senza entrare nel merito delle idee o dei contenuti espressi e l’intenzione del Comune era quella di confermare questa strada - ha quido sottolineato Ghezzi - Le idee possono essere condivise o meno, anche all’interno della stessa maggioranza e lo ribadisco.  Ma vista la polveriera che si è sollevata in queste ore con diverse forze politiche che hanno espresso la loro contrarietà all’evento abbiamo deciso, in considerazione del fatto che trattandosi di una procedura automatica il patrocinio non era ancora stato firmato, di ritirarlo definitivamente per calmare le acque e dimostrare la nostra totale buona fede ed estraneità nell’organizzazione".

Resta il nodo della location. "Riguardo all’utilizzo dei locali della Fondazione e del Codice Etico che vieterebbe questo tipo di eventi all’interno del Monastero mi limito a dire che si tratta di un aspetto non di mia competenza e sul quale chi di dovere farà le opportune valutazioni e ne trarrà le conclusioni - ha chiosato Ghezzi -  Non sono a conoscenza dei contenuti del libro e lo stesso Generale Vannacci richiede di non essere accostato a nessuna appartenenza politica. Per tutti questi motivi abbiamo scelto di fare un passo indietro rispetto al patrocinio, seppure dispiacendoci per l’Associazione Identità Europea che con la Fondazione aveva già avuto modo di dimostrare la propria serietà in diverse occasioni, sempre nell’ambito di presentazioni di libri"

Luca de Cani

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