Barzago

Il fotografo Isella vuole immortalare i barzaghesi

Nelle ultime settimane l’artista sta scattando alcune fotografie alle famiglie di concittadini, con l’obiettivo di raccoglierle in un libro

Il fotografo Isella vuole immortalare i barzaghesi
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I ricordi di un paese sono importanti e a volte alcuni cittadini mettono a disposizione le proprie passioni e le proprie energie per poterli mantenere vivi nel tempo.
È il caso del fotografo nativo di Barzago Bruno Isella e del suo progetto «Ritratti di famiglia». Nelle ultime settimane infatti, l’artista sta scattando alcune fotografie alle famiglie di concittadini, con l’obiettivo di raccoglierle in un libro.

Il fotografo Isella vuole immortalare i barzaghesi

L’Amministrazione comunale ha apprezzato particolarmente la sua idea, appoggiando il fotografo sin dalla proposta. Lo scopo di Isella, oltre a quello di creare un vero e proprio archivio di fotografie, è quello di raggiungere un numero di famiglie abbastanza interessante per portare alla stesura di un libro da lasciare ai posteri. «Si tratta di un progetto ambizioso che avrà la durata di circa un anno – ha spiegato – Ci vuole del tempo affinché le famiglie comincino a credere nell’iniziativa».
Già durante il «Villaggio di Natale» organizzato dall’Amministrazione l’8 dicembre, Isella aveva posizionato l’attrezzatura necessaria all’interno dell’edificio scolastico più piccolo. Lì aveva fotografato una ventina di famiglie. «Come prima volta non mi aspettavo di più, considerando che l’attività non è stata molto pubblicizzata», ha dichiarato con sincerità, nella speranza di spargere la voce il più possibile nei prossimi mesi. «Oltre a far firmare una liberatoria, ho chiesto ad alcune famiglie l’autorizzazione per pubblicare le loro foto sulle pagine social del paese».
Il prossimo appuntamento si terrà dopo gennaio, ma Isella è disposto anche a raggiungere i barzaghesi nelle loro abitazioni. «Sono disponibile ad andare da loro – ha aggiunto – Magari qualche famiglia preferirebbe essere ricordata in casa propria, riunita sul divano e nella propria quotidianità».

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