Un derby è sempre un derby, dalla serie A fino al Csi. E quando il campanilismo si mischia con le “beghe” della politica, allora il cocktail rischia di diventare… esplosivo.
Nella serata di ieri, venerdì 21 febbraio, si è giocato il match di calcio a 7 categoria Open tra Gs Santa Maria Hoè e Valletta Football Club, ma più che quello che è successo in campo – la vittoria netta degli ospiti per 5-1 – stanno facendo discutere i risvolti che il sentitissimo derby ha avuto fuori dal terreno di gioco.
Derby infuocato tra “Santa” e Valletta
I sostenitori della squadra di casa, infatti, hanno accolto giocatori e tifosi di La Valletta Brianza con striscioni che ricalcano gli screzi politici tra i sindaci Efrem Brambilla e Marco Panzeri su tutte le vicende che hanno portato alla fine dell’Unione dei Comuni e a diverse vicende legali tra i due enti.
Una “pezza” accusava gli ospiti di essere ladri di transenne, un’altra parlava di Panzeropoli (con tanto di simbolo dell’euro) e un’altra riportava un’emblematico “No Unione!”.
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Non sono mancati i cori, con i “vaffa” riferiti alla Valletta e all’Unione. E pure contro il sindaco Panzeri, apostrofato con un decisamente poco elegante “pezzo di m…”.
Foto e video sono girati di telefono in telefono ancora a partita in corso e sono diventati ovviamente virali.
La vendetta notturna
Il match, come da pronostico, ha visto gli ospiti trionfare con un rotondo 5-1. Ma la vera vendetta contro i rivali di Santa Maria Hoè si è consumata nella notte.
Al risveglio, quest’oggi, salendo da Rovagnate a Santa Maria Hoè, su una recinzione privata sono comparsi due striscioni di sfottò da parte dei vincitori della Valletta: “Santa m… Hoè”, ma soprattutto “Padroni a casa vostra”. Pari e patta. Almeno fuori dal campo…
