Il Comune di Missaglia riordina l'archivio
L'obiettivo dell'intervento è facilitare il lavoro dei dipendenti del municipio, ma non solo
Sono stati avviati i lavori di riordino e inventariazione dell’Archivio comunale di Missaglia. L’incarico, affidato alla Cooperativa CAeB di Milano, permetterà, in poco più di due anni, la riorganizzazione dell’intero deposito, con la suddivisione degli atti tra Archivio Storico (i documenti esauriti da oltre quarant’anni) e Archivio di Deposito (i documenti esauriti da meno di quarant’anni).
Un intervento messo in campo, come spiega il sindaco Paolo Redaelli, "per permettere un’amministrazione trasparente, che tuteli i diritti concreti, diretti e attuali dei cittadini di Missaglia, e costituisca la “carta di identità” della storia della comunità nei secoli è necessario che la documentazione sia ordinata, inventariata e selezionata con attenzione da archivisti professionisti".
Missaglia riordina l'archivio comunale
Il progetto di riordino e inventariazione è stato sottoposto dall’Amministrazione comunale all’esame della competente Soprintendenza archivistica della Lombardia ed è stato approvato nel mese di giugno 2024.
Tutto il lavoro consisterà nella schedatura analitica di quasi 3.000 faldoni e 500 registi, che conservano atti da inizio 1800 ai giorni nostri. Oltre alle carte del Comune di Missaglia sono presenti i documenti storici di una serie di altri enti, cosiddetti “archivi aggregati”, relativi a enti non più attivi ma la cui memoria storica appartiene alla Comunità (Comune di Contra, Comune di Lomaniga, Congregazione di carità di Contra, di Lomaniga e di Missaglia, Ente comunale di assistenza di Missaglia, Patronato scolastico di Missaglia, Ente nazionale di assistenza agli orfani dei lavoratori italiani (ENAOLI) di Missaglia).
"Oltre alla documentazione storica, gli archivisti si occuperanno anche della documentazione più recente, su cui sarà anche effettuato uno “scarto archivistico”, cioè l’eliminazione di tutta quella documentazione il cui valore amministrativo è cessato e per la quale non è prevista conservazione storica. Le operazioni di scarto saranno compiute dopo la necessaria autorizzazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, organo che tutela e vigila gli archivi degli enti pubblici - ha spiegato il primo cittadino - Grazie all’intervento degli archivisti sarà anche possibile liberare gli spazi dell’Archivio ed effettuare il versamento degli atti, cioè lo spostamento dagli uffici al deposito dell’Archivio dei documenti per i quali non è più prevista la consultazione quotidiana, ma per i quali si prevede la conservazione per un determinato numero di anni prima di valutarne l’ingresso in Archivio, previa ulteriore e ponderata selezione".
Il lavoro prende spunto dal Censimento della documentazione, un lavoro effettuato negli anni precedenti che ha permesso di realizzare uno strumento atto a dare una prima indicazione di quanto è conservato in Archivio e per poter svolgere, almeno a livello generale, alcune ricerche.
"L’obiettivo dell’incarico sarà anche di agevolare il lavoro dei dipendenti comunali nella ricerca delle pratiche per fini amministrativi e di rendere disponibile alla comunità i documenti che compongono la sua storia - ha concluso il sindaco Redaelli - L’Archivio di Missaglia è un pilastro dell’efficacia amministrativa e uno strumento di conoscenza per la storia locale e per la lotta alle fake news, da luglio affidato dall’amministrazione comunale a professionisti esperti che, nei prossimi mesi, condivideranno il lavoro effettuato con tutta la Comunità non solo missagliese ma lecchese, permettendole così di rientrare in possesso di un bene culturale insostituibile e unico, per la memoria di ieri e per la costruzione del futuro".