Il Comune di Merate intitola strade ed edifici a 9 grandi donne
"Sono tutte storie diverse e di epoche diverse che vogliono offrire un esempio per le nuove generazioni"
In occasione della giornata internazionale in cui si celebra la Donna la Giunta del comune di Merate ha deciso di intitolare spazi pubblici come edifici, parchi e strade saranno a nove donne che hanno lasciato traccia di sé, della loro storia, dell’opera svolta nella cultura e nella società civile. Con queste intitolazioni la città di Merate ha avviato un percorso di toponomastica al femminile che mira a realizzare azioni di sensibilizzazione ed educazione rivolte alla comunità.
Il Comune di Merate intitola strade ed edifici a 9 grandi donne
L’Amministrazione comunale con il vicesindaco Giuseppe Procopio ha lavorato a questo progetto con Soroptimist di Merate, "a cui va un ringraziamento per il significativo contributo scientifico e di sensibilizzazione sul tema della valorizzazione di figure femminili che tanto hanno dato alla nostra società" sottolineano dal Comune. Soroptimist infatti, si propone da sempre l'obiettivo, non più rinviabile, di colmare il grave divario di genere nella toponomastica comunale.
Donne e Luoghi
Il Parco di Villa Confalonieri porterà il nome di Giulia Maria Crespi (Merate, 6 giugno 1923 – Milano, 19 luglio 2020), imprenditrice italiana e fondatrice del FAI, fondazione di cui è stata presidentessa onoraria fino alla morte, il cui fine è la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico e paesaggistico italiano. A partire dalla metà degli anni 60 Giulia Maria Crespi gestì la proprietà del Corriere della Sera dove mise in campo un importante ammodernamento del giornale.
L’ attenzione per il mondo della scuola, hanno guidato la sua attività, come sempre instancabile e generosa. Esempio inimitabile di passione per la vita, la cultura e l’ambiente. La dimora meratese di Giulia Maria Crespi fu Villa Biffo oggi sede dell’Rsa Villa Dei Cedri.
Il Centro Anziani di Merate sarà intitolato alla Regina Teodolinda (Ratisbona circa 570 – Monza 22 gennaio 627) regina consorte dei Longobardi e d’Italia da 589 al 616 e reggente fino al 624. Rappresentò il primo stabile collegamento tra i Longobardi ariani e la chiesa cattolica di Roma grazie ai suoi buoni rapporti con Papa Gregorio I, promosse ed avviò l’opera di conversione al cattolicesimo del proprio popolo.
Ad ad Ernestine Puritz Manassé verrà intitolato il Centro Anziani di Cassina (Ambulatorio). Ernestine Puritz Manassé (Odessa, 1846 – Firenze, 14 febbraio 1926), medico italiano, prima donna laureata in Italia dopo la nascita dello stato unitario, conseguì nel 1877 la laurea in medicina e chirurgia presso l'Istituto di Studi Superiori Fiorentino. È la prima donna in Italia, una delle prime a livello internazionale, ad avere conseguito la laurea e la specializzazione in medicina, nonché la prima laureata in età postunitaria. La battaglia delle donne per praticare la professione medica fu una delle più difficili tra le molte combattute per la parità dei diritti.
L'Ex C.S.E. di Brugarolo onorerà Norma Cossetto (Visinada, 17 maggio 1920 – Antignana, 4 o 5 ottobre 1943), studentessa italiana, istriana di un villaggio nel comune di Visignano, uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani, dopo essere stata sottoposta a sevizie e stupri. Palazzina ex polizia locale (c/o Parco di Villa Confalonieri) a Cristina Trivulzio di Belgiojoso (28 giungo 1808 Milano – 5 luglio 1871) nobildonna, patriota, giornalista e scrittrice italiana che partecipò attivamente al Risorgimento. Fu editrice di giornali rivoluzionari, e molte sue opere sono incentrate sugli anni della prima guerra d'indipendenza. Bella, nobile, intelligente, appassionata, è stata un esempio di donna moderna, insofferente all’oppressione straniera, risoluta a mettere in atto la sua fede per sovvertire l’ordine del suo tempo. Nei primi anni di matrimonio col giovane marito Emilio di Belgiojoso, visse nell’omonima Villa di Merate, l’esempio più sontuoso di ville nobiliari della Brianza.
Il Parco delle Piramidi verrà intitolato a Francesca Laura Morvillo, (Palermo, 14 dicembre 1945 – Palermo 23 maggio 1992), magistrata e accademica italiana, moglie del giudice antimafia Giovanni Falcone. Insieme a lui e tre uomini della scorta, fu uccisa da Cosa Nostra nella strage di Capaci. È l'unica magistrata assassinata in Italia.
Il Tratto di strada che dalla Statale si immette nella Via San Francesco d’Assisi, costeggiando il Parco delle Piramidi ricorderà Lea Garofalo (Petilia Policastro, 24 aprile 1974 – Monza, 24 novembre 2009), testimone di giustizia, vittima della ndrangheta, sottoposta a protezione dal 2002, decise di testimoniare sulle faide tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno che la uccise. Lea Garofalo è ricordata ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie.
Il Sentiero sterrato ed alberato di Sartirana che dalla Via Piave si immette nella Via Don. Pietro Consonni verrà intitolato ad Alda Merini (Milano,21marzo 1931 – Milano 1 novembre 2009), grandissima poetessa italiana del 900, aforista e scrittrice italiana.
Ex scuola di Via F.lli Cernuschi verrà intottolata a Oriana Fallaci (Firenze, 29 giugno 1929 – Firenze, 15 settembre 2006), donna coraggiosa e di talento, ha affascinato intere generazioni con il suo meraviglioso modo di scrivere. È stata una delle scrittrici più influenti del XX secolo, in grado di segnare una svolta nel giornalismo italiano. Da giovanissima partecipò alla Resistenza Italiana vivendo in prima persona i drammi della guerra. Si è distinta soprattutto come intervistatrice.
Nessuno, più di lei, è stato capace di portare alla luce gli aspetti più oscuri di personaggi noti della cultura e del potere. Dal suo registratore, sono passate le voci di alcuni dei personaggi più influenti. Memorabile fu l’intervista all’Ayatollà Komeini con domande scomode sulla condizione femminile in Iran e nel corso della quale la giornalista si tolse il chador. Fu testimone di diverse proteste sociali e durante il massacro di Tlatelolco, in Messico dove restò gravemente ferita. Fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Durante gli ultimi anni di vita fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l'Islam, in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 a New York, città dove viveva. Come scrittrice, con i suoi dodici libri, ha venduto circa venti milioni di copie in tutto il mondo.
Storie di donne diverse, tutte grandi esempi
“Un piccolo gesto che, sono sicuro, potrà lasciare un segno positivo, a cui tengo molto. Sono tutte storie diverse e di epoche diverse che vogliono offrire un esempio per le nuove generazioni. I nomi delle strade, delle piazze e degli altri luoghi delle nostre città e paesi contribuiscono a creare la nostra cultura, la nostra identità - spiega il vicesindaco Procopio - Questo atto amministrativo va oltre l’intitolazione di un luogo, perché gli spazi fisici hanno un futuro solo se vengono vissuti da donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini che siano testimoni di una nuova cultura lontana dagli stereotipi di genere, egualitaria e inclusiva affinchè la “parità di genere” non sia soltanto un’espressione da usare nella Giornata Internazionale in cui si celebra la Donna, l’8 marzo appunto, ma che trovi reale riscontro e decise conferme ogni giorno dell’anno.”
Spazio alle donne contro gli stereotipi di genere
"Che spazi pubblici e strade prendano nomi di donna è un impegno che Merate sta portando avanti con convinzione - sottolinea il sindaco Massimo Panzeri - Il riconoscimento all’interno delle città alle donne è dovere di ogni amministrazione, con questo semplice atto, si può contribuire alla ricostruzione di una storiografia più equa e bilanciata, che confidiamo potrà aiutare a contrastare stereotipi e discriminazioni del presente e futuro".