Il Besanino aggiungerà presto un'altra sosta alle tante che già fa
Passi in avanti verso la realizzazione della nuova fermata ferroviaria di Monza Est Parco

Il Besanino aggiungerà presto un'altra fermata alle tante che già fa. Sono stati fatti dei passi in avanti verso la realizzazione della nuova fermata ferroviaria di Monza Est Parco, opera cofinanziata da Regione Lombardia con 4 milioni di euro complessivi.
Il Besanino aggiungerà presto un'altra sosta alle tante che già fa
Oggi, mercoledì 5 febbraio 2025, nel municipio di Monza è stata firmata la convenzione tra Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Comune relativa alla nuova infrastruttura che sorgerà in via Einstein, nella zona adiacente al sottopasso ferroviario ciclopedonale inaugurato nel 2022.
Alla sigla della convenzione era presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi, oltre al sindaco di Monza Paolo Pilotto con l’assessore comunale alla Mobilità e Trasporti Irene Zappalà, e Susanna Borelli, responsabile Investimenti Stazioni Lombardia e Nord-est della Direzione Stazioni di Rfi.
"Fondamentale il nodo ferroviario di Monza"
“Regione Lombardia – ha dichiarato l’assessore regionale Terzi - considera fondamentale il nodo ferroviario di Monza, tanto da intraprendere diverse azioni verso questa realtà. Ricordo l’importante lavoro portato avanti per reperire le risorse mancanti per realizzare la fermata, richiedendo sia al Ministero delle Infrastrutture sia al tavolo di ascolto con Rfi di inserire la nuova stazione nel Contratto di Programma, così da trovare le risorse aggiuntive che si sono rivelate indispensabili. Richiesta accolta, tanto che oggi siamo qui per sottoscrivere questa convenzione. Per la fermata di Monza Est, Regione ha complessivamente assegnato al Comune di Monza 4 milioni di euro, di cui 1,5 milioni di euro per la nuova fermata, mentre 2,5 milioni sono stati già spesi per il sottopasso ciclopedonale, in uso per ricucire il tessuto urbano”.
La nuova fermata sulla linea Lecco-Molteno-Monza-Milano
La nuova fermata sarà posta sulla linea Lecco-Molteno-Monza-Milano, il cosiddetto Besanino, contribuendo a migliorare l’accessibilità al quadrante nord-est del Comune di Monza e in particolare al Parco, rispondendo alla scelta di potenziare il trasporto ferroviario e le forme di mobilità più sostenibili.
Il progetto, che presto sarà definito nei suoi dettagli, prevede la costruzione di una banchina dotata di pensilina e la realizzazione di un nuovo edificio per la stazione dotato di locali tecnici e servizi dedicati ai viaggiatori. Le aree esterne saranno riorganizzate attraverso la realizzazione della zona ‘kiss&ride’, stalli per l’intercambio con il trasporto pubblico locale, un parcheggio coperto per le biciclette e uno per automobili e motocicli. Sono previsti, infine, interventi sulle finiture e sugli impianti del sottopasso già realizzato di collegamento tra via Einstein e via De Marchi per adeguarlo alla sua nuova funzione di accesso alla fermata.
Le risorse a disposizione
L’intervento attuale prevede un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro, di cui 5 milioni a carico di Rfi, soggetto attuatore delle opere, e 1,5 milioni a carico di Regione Lombardia, con risorse del Programma Triennale delle Opere Pubbliche, che trasferirà le somme già stanziate al Comune di Monza. Regione aveva già finanziato, inoltre, con 2,5 milioni di euro la realizzazione del sottopasso ferroviario, già in uso in corrispondenza della nuova fermata, pertanto, il contributo regionale complessivo si attesta a 4 milioni di euro.
Il cronoprogramma
Il Progetto di fattibilità tecnico economica della nuova fermata sarà completato entro l’anno. Seguiranno l’iter di approvazione mediante Conferenza dei Servizi, indetta da Rfi, e le attività negoziali per l’appalto dei lavori.
“Abbiamo lavorato con tenacia per arrivare al risultato di oggi, insieme agli altri soggetti istituzionali coinvolti – hanno spiegato il sindaco Pilotto e l’assessore Zappalà - con l’obiettivo di offrire alternative concrete a quanti desiderano privilegiare spostamenti con il trasporto pubblico rispetto alle auto. Investire risorse e talenti su questo fronte è un segnale forte di impegno e di volontà di cambiamento, consapevoli anche delle ricadute ambientali di tale scelta”.
Tempistiche certe, insomma, al momento non ce ne sono. Intanto i pendolari già sanno che l'anno prossimo dovranno affrontare dei disagi legati alla costruzione dell'autostrada Pedemontana. Un'altra fermata, inoltre, certo non favorirà un'accelerazione dei tempi di percorrenza del Besanino, che a causa del binario unico sono fermi a quelli di un secolo fa o giù di lì. D'altra parte alle 22 fermate se ne aggiungerà così una 23esima, su una linea ferroviaria lunga una cinquantina di km.