Serrande abbassate

Il Bar Sport chiude i battenti dopo la morte della storica titolare

Una decisione sofferta presa pochi giorni dopo la scomparsa di Maria Luigi Salomoni, che gestiva il locale con il fratello Genesio

Il Bar Sport chiude i battenti dopo la morte della storica titolare

Il bancone lucidato, i clienti affezionati – volti noti, soprattutto, che si conoscono fra di loro e che conoscono il locale e i gestori come se entrando dalla porta stessero in realtà tornando a casa – e una famiglia, quella Salomoni, che del Bar Sport di Verderio ha scritto la storia.

Lo storico locale, però, sta per chiudere i battenti, lasciando dietro la serranda i tantissimi ricordi e legami che ha saputo creare negli anni.

Il Bar Sport chiude i battenti dopo la morte della storica titolare

Una decisione sicuramente sofferta, che arriva a solo un paio di settimane dalla morte della storica titolare Maria Luigia Salomoni, che aveva ereditato il bar nel 1978 dai genitori. La 70enne è venuta a mancare lunedì 26 maggio dopo una lunga malattia e pochi giorni dopo a dare la notizia della decisione di chiudere il Bar Sport è stato il fratello Genesio Salomoni, che dal 1990 aveva affiancato Maria Luigia nella gestione dello storico locale.

Maria Luigia Salomoni e il fratello Genesio

«Voglio ringraziare tutti i clienti storici e non che mi hanno accompagnato nei miei 35 anni di lavoro presso il Bar Sport, che ho svolto con gioia, passione e anche sacrificio per il tempo tolto alla mia famiglia – ha scritto sui suoi canali social – Avrei voluto concludere questo lunghissimo percorso in maniera diversa, ma non tutto si può scegliere nella vita. Un grandissimo abbraccio a tutti…. infinitamente grazie».

La famiglia ha preferito non commentare la decisione di abbassare definitivamente la serranda del locale e al momento non è noto se qualcun altro erediterà la gestione del bar. Un pezzo di storia che si chiude e che il nostro Giornale aveva contribuito a raccontare e far conoscere nei primi anni 2000, quando proprio Genesio Salomoni aveva partecipato al concorso Toto Barista. Sempre in quegli anni, aveva anche partecipato al concorso nazionale «Bar Festival Cocktail Competition», aggiudicandosi il secondo posto come barman migliore d’Italia e arrivando a un soffio dalla finale mondiale.

«Quando passi così tante ore dietro un banco bar ne vedi di tutti i colori, ma conosci anche moltissime persone. E’ un lavoro impegnativo, come tutti, per cui bisogna essere portati e avere passione» aveva commentato Salomoni ricordando la sorella e riassumendo in poche parole il loro condiviso amore per il locale ereditato dai genitori. Locale di cui ora, però, gli affezionatissimi clienti dovranno fare a meno.