I Carabinieri celebrano l'anniversario ricordando il luogotenente Luca Nesti
Il comandante: "Questa cerimonia rappresenta un’occasione per celebrare l’identità dell’Arma, dei sui valori, della colleganza tra le proprie fila, che oggi si uniscono ancora una volta per questo triste evento"
Una ferita troppo dolorosa, troppo fresca per non straziare gli animi, troppo devastante per quella che è una seconda famiglia per tanti. L'Arma lecchese oggi, lunedì 5 giugno 2023, ha celebrato il 209° anniversario della fondazione con la morte nel cuore, nel nome e nel ricordo del luogotenente Luca Nesti, il comandante della stazione dei Carabinieri di Costa Masnaga scomparso l'altra scorsa settimana dalla sua abitazione di Lambrugo e ritrovato senza vita il 30 maggio.
A chiedere a tutti un momenti di raccoglimento all'inizio della cerimonia che si è svolta nella sede del Comando provinciale alla presenza di amministratori, sindaci con la fascia tricolore sul petto, autorità civili, militari, religiose e dei bimbi della scuola primaria De Amicis di Lecco è stato il comandante provinciale Alessio Carparelli.
L'Arma celebra l'anniversario nel nome e nel ricordo del luogotenente Luca Nesti
Un discorso all'insegna della sobrietà, se non dell'austerità, per rispetto di un dolore, di una perdita che ha colpito profondamente tutti i carabinieri lecchesi. "Questa cerimonia rappresenta un’occasione per celebrare l’identità dell’Arma, dei sui valori, della colleganza tra le proprie fila, che oggi si uniscono ancora una volta per questo triste evento" ha detto il comandante. Così come sobria ed essenziale, ma non meno emozionante è stata tutta la cerimonia, priva quest'anno della tradizionale premiazione dei carabinieri benemeriti.
"Desidero ringraziare il Prefetto di Lecco, la cui presenza oggi, è per noi motivo di gioia e riconoscimento, grazie al cui confronto quotidiano, è stato possibile affrontare e risolvere tutte le sfide del territorio, in completa condivisione con i Vertici delle altre Forze di Polizia, della cui colleganza sono profondamente orgoglioso. Un sentito ringraziamento va al Presidente del Tribunale, al Procuratore della Repubblica ed a tutti i membri della Magistratura Lecchese a cui confermiamo ancora una volta l’assoluto impegno e la convinta sinergia istituzionale - ha proseguito Carparelli - Ai Sindaci, primo presidio di pubblica sicurezza sul territorio, della cui numerosa presenza siamo particolarmente felici, così come ai Rappresentati della Regione Lombardia, ai Presidenti della Provincia di Lecco e delle Comunità Montane, va il nostro riconoscimento assoluto per la quotidiana opera svolta sul territorio unitamente ai 15 Comandanti delle Stazioni Carabinieri presenti nella provincia di Lecco e di tutte le componenti specializzate".
"Grazie a chi ha riportato Luca a casa" non solo
Poi il pensiero, e non poteva essere altrimenti, è tornato ancora a Nesti
"Vorrei inoltre rivolgere un convinto sentimento di gratitudine a tutti i membri delle professioni dell’emergenza, sanitari, vigili del fuoco, protezione civile e soccorritori in genere che ci hanno aiutato a riportare Luca a casa e che stanno continuando ad operare senza sosta per restituire dignità sociale alla popolazione delle regioni Emilia Romagna e Marche. Vorrei rivolgere un mio personale ringraziamento ai membri della Rappresentanza Militare e dell’Associazionismo Sindacale per la costante opera di sostegno ai Carabinieri di Lecco. Ai nostri maestri di ieri, qui rappresentati dai membri in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, va uno speciale ringraziamento per il costante supporto per la nostra amata Istituzione. Vorrei infine ricordare l’incessante opera svolta dall’Imprenditoria Lecchese e da tutto il mondo dell’associazionismo d’impresa che contribuiscono quotidianamente alla crescita economica ed occupazionale della provincia di Lecco."
L'Arma: il sacrificio e il coraggio di tante donne e tanti uomini
Carparelli ricordato che l'Arma è fattoi uomini donne che hanno scelto di servire la Nazione in armi, lontano da casa e dai propri affetti.
"Sovente catapultati in territori nuovi e sconosciuti, imparando, sino dalla giovane età, a sacrificarsi per mettersi al servizio delle comunità che ci accolgono e che ringraziamo ancora una volta. E che la tradizionale abnegazione dell’Arma sia ancora oggi straordinariamente viva, lo testimoniano non solo coloro che hanno pagato il più alto tributo al Paese, ma anche tutti quei Carabinieri d’ogni grado, che hanno saputo coraggiosamente affrontare situazioni di pericolo anche fuori dal servizio che trovano chiara evidenza negli oltre 20 Carabinieri feriti in servizio nell’adempimento dei loro compiti istituzionali".
500 interventi di sostegno alla popolazione
Ripercorrendo quanto accaduto nell'ultimo anno il comandante ha ovviamente citato la tragedia della guerra in Ucraina e la crisi economica. Un anno che ha visto i membri dell'Arma sempre e comunque in prima linea per i cittadini nei paesi, in città, sulle strade, nel lago, in montagna. Ovunque. Bati pensare che sono stati 500 gli interventi di sostegno alla popolazione sul territorio, di cui 150 svolti sulle piste dei Piano di Bobbio e 180 nelle acque del Lago di Como.
"Questa motivazione - per noi Carabinieri - vuol dire coscienza del proprio impegno, orgoglio di adempierlo con consapevolezza e convinzione, ponendo sempre al centro della propria azione le comunità in cui siamo chiamati ad operare ed i bisogni dei cittadini, a partire dai bambini della Scuola De Amicis che oggi sono qui con noi".
L'Arma procede per oltre il 90% dei reati commessi nel Lecchese
"L’Arma non è solo questo, ma ha al contempo come obiettivo quello di garantire un’attività di polizia ad alta efficacia preventiva – segnalo nel senso 20.000 pattuglie svolte sul territorio - capace inoltre di esprimere uno scrupoloso rigore investigativo, individuando soluzioni operative che, facendo leva sulla capillare distribuzione dei suoi presidi, aumenti l’efficienza complessiva del sistema conferendo rapidità ed efficacia ad ogni tipo d’intervento. Rileva nel senso il fatto che l’arma di Lecco procede per oltre il 90% reati che vengono commessi".
Il comandate si è poi rivolto ai suoi militari, ai suoi uomini e alle sue donne che ogni giorno affrontano i propri compiti con passione e
semplicità, sapendo che la simpatia e la stima della gente saranno il più ambito dei riconoscimenti.
"Siate sempre in grado di trovare in voi stessi e nei valori dell’Arma le motivazioni più profonde per continuare, nel silente adempimento del dovere, a garantire quella sicurezza che è, prima di ogni cosa, il prodotto di un “fare”, tangibile e immediato, frutto di un impegno senza riserve, la cui unica ricompensa risiede nella fiducia dei cittadini, Buona fortuna a tutti noi e alle nostre famiglie che condividono le ansie e le trepidazioni, i successi e le rinunce di una vita non comoda, non facile, ma faticosamente bella.
Ciao Luca!
Viva l’Italia!
Viva l’Arma dei Carabinieri!
Viva i Carabinieri di Lecco!
Tutte le foto della celebrazione dell'Arma
Mario Stojanovic