Generosità

Guerra in Ucraina: ondata di solidarietà a Barzanò

La raccolta di viveri, parafarmaci e materiali di pronto soccorso attivata dal Comune di Barzanò, in accordo con l’associazione Cassago chiama Chernobyl, ha prodotto un importante risultato: 250 scatoloni di donazioni. 

Guerra in Ucraina: ondata di solidarietà a Barzanò
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La raccolta di viveri, parafarmaci e materiali di pronto soccorso attivata dal Comune di Barzanò, in accordo con l’associazione Cassago chiama Chernobyl, ha prodotto un importante risultato: 250 scatoloni di donazioni. 

Guerra in Ucraina: ondata di solidarietà a Barzanò

In buona parte sono arrivati alimenti a lunga conservazione e per bambini, oltre a un’ottima quantità di parafarmaci, disinfettanti e bendaggi, materiali sanitari di prima emergenza, così come richiesto dalla stessa associazione che gestirà le donazioni. Alla raccolta ha partecipato una media di 10 volontari per ogni turno, suddivisi tra la serata di mercoledì e le giornate di sabato e domenica. Per lo stoccaggio delle merci, si è inoltre attivata la Pro Loco di Barzanò.  Mercoledì sono stati raccolti 60 scatoloni, sabato 120, e ieri, domenica  13 marzo, altri 70.

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Il sindaco Chiricò

La prima raccolta di generi da inviare in Ucraina ha dimostrato nuovamente quanto i barzanesi siano sensibili ai temi legati alla solidarietà --commenta Gualtiero Chiricò, sindaco di Barzanò - Stiamo ricevendo chiamate da famiglie o cittadini che rendono disponibili locali per accogliere eventuali profughi. Siamo già in contatto con la Prefettura per coordinarci al meglio anche rispetto a queste necessità e nel giro di qualche giorno potremo dare informazioni più precise. Per il momento desidero ringraziare coloro che si stanno impegnando direttamente: cittadini, associazioni, movimenti politici, tutti stanno facendo attivamente la propria parte con una umanità che prova a restituire un senso a una situazione folle per gli anni che viviamo”.

Informazioni utili per i profughi e per quanti li ospitano

L'Amministrazione  che chiunque ospiti, a qualunque titolo, cittadini stranieri è tenuto a effettuare la comunicazione di ospitalità entro 48 ore. Tale comunicazione deve essere presentata all'autorità locale di pubblica sicurezza del luogo in cui si trova l'immobile: per Barzanò, la segnalazione deve essere fatta in Comune. I cittadini ucraini non intenzionati a presentare domanda di protezione internazionale, o non ancora intenzionati a farlo, sono tenuti a dichiarare la propria presenza sul territorio nazionale presso la Questura di Lecco, Ufficio Immigrazione, via Leonardo da Vinci 2. Resta ferma la possibilità di presentare la domanda di protezione internazionale presso il medesimo ufficio.

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Per tutto ciò che concerne il soggiorno in Italia di persone provenienti dall'Ucraina, e l'assistenza sanitaria e logistica, occorre fare riferimento alle linee guida del Ministero dell’Interno, divulgate in italiano, inglese e russo alla seguente pagina: https://www.interno.gov.it/it/info-utili-lingresso-dei-profughi-ucraini-italia Il numero regionale assistenza Covid-19 Lombardia è 800 894 545

 

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