Gli Alpini celebrano Nikolajewka e il 95esimo di fondazione
Il sindaco Panzeri: "Questi momenti ci invitano ad esprimere una forte repulsione nei confronti della guerra che ancora oggi, purtroppo, riempe le nostre cronache"
Gli Alpini di tutto il Lecchese riuniti a Merate per l'80esimo anniversario della battaglia di Nikolajewka. Un appuntamento condizionato nelle ultime due edizioni dalla pandemia e tornato finalmente nel suo formato tradizionale ieri, venerdì sera, 20 gennaio.
Merate celebra l'80esimo anniversario di Nikolajewka e il 95esimo della fondazione della sezione locale
Centinaia, infatti, sono state le Penne nere che si sono radunate intorno alle 20 in piazza degli Eroi, di fronte al Municipio illuminato con il tricolore, per la partenza del corteo che dal centro cittadino ha raggiunto la chiesa prepositurale di Sant'Ambrogio. I vessilli alpini, in primis quelli della sezione Ana di Lecco e del gruppo cittadino, che con l’occasione ha celebrato anche il 95esimo anniversario della sezione, sono stati accompagnati dalla marcia suonata dalla Banda Sociale Meratese.
La Messa in Sant'Ambrogio, padre Pierfrancesco ricorda il Beato Carlo Gnocchi
A celebrare la messa è stato padre Pierfrancesco Corti, sacerdote alpino e missionario del Pime, il quale nella sua omelia ha ricordato la figura del Beato Carlo Gnocchi, cappellano militare proprio delle penne nere durante la Seconda Guerra Mondiale, la cui reliquia di proprietà della parrocchia è stata esposta per tutta la durata della funzione religiosa.
«Don Gnocchi paragonava gli alpini, gente semplice che arrivava dalle Alpi, a Gesù - sono state le sue parole - Come lui, anche gli alpini erano pronti a morire, a pagare quello che altri avrebbero dovuto pagare. Don Gnocchi si inginocchiava davanti a loro. Quegli uomini un grande esempio per tutta la Patria, da non tenere nascosto pur ripudiando la guerra. E noi oggi ripudiamo ancora la guerra, ma ricordiamo sempre l'esempio di questi uomini, di cui l'Italia ha ancora bisogno».
La messa si è svolta anche quest'anno con la partecipazione del Coro Stelutis di Brivio, che ha intonato per l'occasione i più celebri canti come “Alpini della Julia”, seguito alla lettura della preghiera alpina.
Gli interventi delle autorità
Al termine della messa si sono susseguiti alcuni interventi da parte delle autorità presenti. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Merate, Massimo Panzeri, che in un passaggio del suo discorso ha anche omaggiato le penne nere di Merate per il loro 95esimo anniversario.
«Questi momenti ci invitano ad esprimere una forte repulsione nei confronti della guerra che ancora oggi, purtroppo, riempe le nostre cronache - ha spiegato - La numerosa partecipazione di questa sera ci riempe il cuore, così come sapere che quest'anno ricorre il 95esimo anniversario dalla fondazione della sezione meratese. Il nostro dovere è quello di continuare a testimoniare ciò che all'epoca testimoniarono gli alpini caduti».
Quindi ha preso la parola Alessandra Hoffman, presidente della Provincia di Lecco.
«Voi alpini siete persone di poche parole, ma agite in continuazione. Questo è l'esempio che meglio rappresenta l'amore che dobbiamo tutti provare nei confronti del nostro tricolore» è stato il suo commento. A concludere le celebrazioni è stato invece l'intervento di Marco Magni, presidente uscente della sezione Ana di Lecco.
«Dobbiamo sempre ricordarci che non siamo alpini per noi stessi, ma per gli altri - ha spiegato - Dobbiamo essere alpini per i nostri sindaci, per le nostre famiglie, per i meno fortunati, per i giovani e per gli anziani. A breve concluderò il mio mandato e continuerò ad essere tra voi ma con un'altra veste, come un semplice alpino. Porterà sempre nel cuore i tanti progetti che mi avete aiutato e spronato a portare a termine, insegnandomi che cosa vuol dire davvero la parola accoglienza».