dalla parte dei giovani

Giovani e ludopatia: un fenomeno molto diffuso da prevenire chiedendo aiuto

Giovani e ludopatia: un fenomeno molto diffuso da prevenire chiedendo aiuto
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Questa settimana, nell’ambito della rubrica “Dalla parte dei giovani” che il nostro giornale sta sviluppando in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecco, parliamo di ludopatia (dipendenza dal gioco d’azzardo).

 Che si giochi con l’illusione di ottenere facili guadagni, oppure per divertimento, riempiendo così il proprio tempo libero con il brivido provocato da una scommessa o da un casinò online, il risultato, purtroppo, è sempre lo stesso: un danno economico per il proprio conto in banca e, talvolta, per l’intero bilancio familiare.

Il fenomeno tra i nostri giovani è molto diffuso. Secondo uno studio dell’Osservatorio di Nomisma risalente al 2021, per esempio, il 42% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha iniziato in quell’anno a praticare il gioco d'azzardo. 

Le ragioni per cui i giovani cascano in questa deleteria dipendenza sono molteplici. Tra i motivi principali ci sono la curiosità e il desiderio di provare un divertimento diverso dal solito. Inoltre, il 17% dei giovani inizia a scommettere seguendo l’esempio di un genitore o parente che gioca con costanza. Sconcerta, poi, il fatto che il 12% dei ragazzi s’avventurino nel mondo del gioco per imitare i propri amici o che ceda alle tentazioni suscitate dalla pubblicità. Proprio quest’ultima gioca un ruolo importante, influenzando l’8% dei giovani giocatori.

Soprattutto tra i giovani si gioca prevalentemente online: da questo punto di vista la pratica preferita è quella delle scommesse sportive. Come tante altre problematiche degli ultimi anni, il trend è stato amplificato dalla pandemia, con molte persone che hanno iniziato a giocare online per la prima volta durante il periodo di lockdown. La spesa media settimanale per le scommesse non supera i 5 euro, ma il 5% dei ragazzi è considerato un frequent player, cioè un giocatore che scommette almeno una volta alla settimana.

L'identikit del giovane giocatore problematico è rappresentato da un maschio maggiorenne, con basso rendimento scolastico con parenti e amici giocatori. Questi giovani sono più propensi a sviluppare pratiche di gioco problematiche e a rischiare di cadere nella vera e propria dipendenza.

Quali le conseguenze per chi è affetto da questa vera e propria patologia? La dipendenza dal gioco d’azzardo può avere conseguenze devastanti sulla vita dei giovani, influenzandone il rendimento scolastico, le relazioni sociali e la salute mentale. Alcuni, per giocare iniziano a chiedere con insistenza i soldi ai genitori, altri per autofinanziarsi esordiscono nel mondo della malavita con piccoli furti: è l’inizio di un dramma la cui fine è sempre un’incognita. Quando ci si avvede del problema, pertanto, è fondamentale intervenire tempestivamente per prevenire e trattare la problematica prima che i danni diventino irreparabili.

Per affrontare il problema della ludopatia tra i giovani, bisogna implementare strategie di prevenzione e intervento: queste possono includere programmi educativi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione e supporto psicologico per gli individui a rischio.

Se il problema riguarda un famigliare, chiedere aiuto non appena ci si avvede del problema è determinante. Inoltre, nel momento in cui la ludopatia sconfina nell’illegalità, è indispensabile rivolgersi immediatamente alle Forze dell’Ordine.

La storia di Marco

Chiede un prestito a un conoscente e non lo restituisce

Tra i fatti di cronaca legati alla ludopatia fa riflettere quanto accaduto nei mesi scorsi in una grande città del nord. Marco (nome di fantasia) è un ragazzo di 23 anni. Affetto da ludopatia, è sprofondato nella voragine dei debiti, così ha chiesto un prestito ad un conoscente che, stando a quanto emerso, gli avrebbe dato circa 60 mila euro. Passano i mesi e a nulla valgono le richieste da parte del conoscente di veder sanato il debito nei propri confronti. Il giovane, infatti, adducendo scuse varie, non restituisce neanche un euro del denaro prestato al proprietario dei soldi. Quest’ultimo, coinvolto in un giro di malavita, vista la difficoltà vedersi ritornare il denaro, a un certo punto decide di entrare in azione e, aiutato da alcuni complici, intraprende azioni criminose nei confronti del giovane. Atti in conseguenza dei quali, le Forze dell’Ordine hanno eseguito alcuni arresti. 

Per il ragazzo affetto dalla patologia ludopatica è iniziato un percorso di recupero: chiaro che, se non si fosse dato al gioco d’azzardo, non sarebbe caduto nelle grinfie dei malavitosi.

Danni da ludopatia

Divorato dai debiti si trasforma in corriere della droga

Una brutta storia di dipendenza dal gioco quella che ha per protagonista un giovane diciottenne, incensurato, che lavora in un ristorante del territorio e vive con i genitori. 

Francesco (nome di fantasia), è stato arrestato dai Carabinieri l’altra mattina perché sorpreso con tre chilogrammi di droga (hashish) e 1.000 euro nello zaino, nel box adiacente la propria abitazione. Il ragazzo, alla vista dei militari, si è subito consegnato: «Soffro di ludopatia – ha ammesso – prometto che cambierò vita». 

Il connubio gioco-spaccio di stupefacenti, purtroppo, è piuttosto frequente: chi si ritrova soggiogato dal demone dell’azzardo, infatti, nella speranza di rientrare dalle perdite sempre più cospicue che accumula, finisce col cascare, inevitabilmente, in guai ancora più grossi. Una spirale spaventosa. 

L’arresto è stato messo a segno dai Carabinieri al termine di accurate indagini. Se nei confronti del diciottenne è scattata inevitabilmente la denuncia, sono anche stati attivati nei giorni successivi tutti i canali di sostegno disponibili per aiutarlo ad uscire dal vortice della dipendenza da gioco d’azzardo.

La speranza di tutti è che Francesco, in un futuro non troppo lontano, dopo aver risolto i suoi problemi con la giustizia ed essere guarito dalla ludopatia, possa costruirsi una nuova vita e una bella famiglia.

 

I consigli del Maresciallo

  1. Affronta apertamente il problema della ludopatia in famiglia e chiedi il sostegno dei tuoi cari. Riconoscere l’esistenza del problema è un primo passo verso la sua risoluzione. Ricorda che parecchie famiglie, ogni anno, incontrano grandi difficoltà economiche a causa del vizio del gioco;
  2. I genitori devono cercare di evitare di assecondare le continue e immotivate richieste di soldi da parte dei propri figli;
  3.  Al riconoscimento dei sintomi parlarne immediatamente con un famigliare o amico fidato; è importante rivolgersi al medico di famiglia che saprà consigliare un idoneo centro specialistico. Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo che si può curare con trattamenti terapeutici adeguati;
  4.  Occorre essere consapevoli che tentare di risolvere il problema da soli è impossibile. E’ necessario un aiuto esterno (scuola e genitori)
  5. È bene appassionarsi a un’attività ricreativa che possa sostituire il vizio del gioco che, ricordiamo, non arricchisce. 
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